Raoul Bova ha toccato il fondo in due anni, l’attore lo racconta a ‘Il Corriere della Sera’
Raoul Bova: “Ho toccato il fondo in due anni. La rinascita grazie ai miei figli e Bortuzzo”. L’attore racconta i suoi mesi difficili tra infortuni e la grave perdita dei genitori. Di seguito alcuni passaggi dell’intervista a ‘Il Corriere della Sera’
[…] Piuttosto duri per lei sono stati tutti gli ultimi due anni.
«Ho toccato il fondo e la sfida è stata non naufragare. Ho perso i miei genitori in poco tempo: devi fare i conti con le tue fragilità. La mia debolezza si è rivelata la mia forza».
In che senso?
«Ho dovuto trovare il coraggio per andare avanti. La debolezza psicologica aveva coinciso con quella fisica: negli stessi giorni in cui moriva mia mamma mi ero fratturato due ossa della gamba. Sentivo sprofondare le mie certezze. Ma la pandemia mi ha fatto capire che non ero solo. Mi ha spinto alla rinascita».
Ne ha scritto un libro, «Le regole dell’acqua».
«Aprire il mio cuore mi ha fatto bene. Dovevo fermare il dolore che dilagava, lo dovevo fare per me e per le persone che amo, per i miei figli».
Ha due figli maschi grandi e due bimbe piccole.
«Mi sento fortunato ad avere quattro figli così: belli, dolci e complicati. Amo perdermi nelle loro diversità».
Per rinascere è tornato al primo amore: l’acqua.
«Sono ripartito da lì. E lì ho incontrato Manuel Bortuzzo (promessa del nuoto costretto sulla sedia a rotelle dopo una sparatoria, ndr.). Ho messo a confronto il mio dolore con il suo: ci siamo dati energia. Mi mancava tanto mio padre ma vedevo il suo, che ha lasciato tutto per stare vicino al figlio. Il loro rapporto mi emozionava. Grazie a lui ho ripreso ad allenarmi e, da ex sportivo, ho pensato a una staffetta per battere un record mondiale» […]
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