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Zaia: “Numeri positivi è una farsa. Veneto non è lazzaretto d’Italia”

Per Luca Zaia i numeri positivi dei tamponi è una farsa,

Zaia: “Numeri positivi è una farsa. Veneto non è lazzaretto d’Italia”. Il presidente della Regione Luca Zaia ha fatto il punto della situazione contagi nel corso della consueta conferenza stampa dalla sede della Protezione civile di Marghera.

“Il Veneto ha i suoi problemi, certo c’è una forte pressione ospedaliera, ma non è il lazzaretto d’Italia. Questa faccenda del numero assoluto di positivi è una farsa: certo, noi facciamo più tamponi e troviamo più positivi: non possiamo paragonare il Veneto che fa 60mila tamponi al giorno con chi ne fa solo 400. E per quanto riguarda il tasso di ospedalizzazione il Veneto è al quinto posto dietro ad altre quattro regioni”.

Sulle possibili misure. “Il Veneto avrà le restrizioni che dovrà avere rispetto all’andamento dell’epidemia, ma la decisione dovrà essere presa con parametri uguali per tutte le regioni. Oggi al tavolo con il governo questo è stato chiaro e lo ha sottolineato lo stesso ministro Speranza”.

Sull’ipotesi zone diversificate tra Regioni. “La visione nazionale per fattore di rischio dovrà essere decisa a livello nazionale. Il governo e l’Iss hanno tutti gli elementi per valutare se servono misure nazionali o regionali. Saranno loro a valutare, capire e decidere”.

L’intesa con l’esecutivo. “Con il governo abbiamo discusso questa mattina sul prossimo Dpcm, ma siamo ancora nella ‘fase di riscaldamento a bordo campo’. Abbiamo parlato dei temi delle classificazioni per le zone di rischio e da tutti i colleghi governatori è stato chiesto che la strategia sia di una voce univoca sulle misure da prendere”.

Zaia: “Numeri positivi è una farsa”

Sulle zone colorate. “L’Iss è il massimo organo scientifico che decide la colorazione dell’area, ma non è possibile poi che subito dopo vi sia un dibattito su tutti: c’è chi vuole il lockdown, chi la zona gialla, chi la zona rossa, chi non vuole nulla. Ci vuole quindi un punto di sintesi scientifico”.

Secondo Zaia, il ministro della Salute Roberto Speranza, avrebbe lasciato intendere che “il criterio dell’incidenza dei positivi, indice che avrebbe portato il Veneto automaticamente in zona rossa, sia escluso dai futuri parametri per giudicare la zona di rischio delle regioni”.

Sull’assessore Donazzan e la canzone fascista cantata in Radio. “Si deve scusare e credo che abbia già provveduto o lo farà, conosco la sua sensibilità. Certo, ha partecipato ad una trasmissione informale che fa satira come la Zanzara ma ‘Faccetta nera’ riprende un periodo buio della nostra storia e capisco che molti si siano sentiti urtati nella loro sensibilità da questa vicenda”.

Infine, Zaia ha risposto a chi gli chiedeva della richiesta di dimissioni dell’assessore da parte dell’opposizione in Regione e dalla richiesta di toglierle le deleghe: “Prendo atto di queste richieste, ne ho tutti i giorni…”.

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