Si tagliano le guance per somigliare a Joker, è l’assurda sfida di due ragazzini di 14 e 15 anni del Milanese che si sono auto inferti le ferite
Milano, si tagliano le guance per somigliare a Joker: sfida shock di due ragazzini. I fatti risalgono a lunedì scorso, 4 gennaio, e vede come protagonisti una ragazza di 14 anni e un ragazzo di 15 anni. Si tratta di giovanissimi italiani che vivono nella zona di Cernusco al Naviglio (provenienti da famiglie definite «perbene»), e che non avrebbero alcun problema di disagio sociale, né precedenti denunce o segnalazioni a carico.
Lui ferito al volto, ma in modo non grave. Lei invece mostra dei profondi tagli che dalle labbra si allungano sul viso. A riportare la vicenda è ‘La Gazzetta della Martesana’, secondo cui, arrivati al pronto soccorso locale, i due hanno dato ai medici una spiegazione apparsa subito inverosimile: «Ci hanno aggredito per strada». Ma le indagini dei carabinieri stanno svelando invece un’altra storia.
Stando a quanto si apprende, quelle ferite che deturpano la ragazzina gliele avrebbe inferte l’amico. Forse per un folle gioco, una «prova di forza», oppure — elemento ancora più sconcertante — per somigliare al Joker. Sfigurarsi con delle ferite ai lati della bocca per assumere in modo permanente il ghigno del celebre personaggio.
Questa, ma non solo, è l’ipotesi a cui stanno lavorando i magistrati della procura dei minori e i carabinieri della compagnia di Cassano D’Adda per ricostruire la vicenda che, come confermato da fonti investigative, allo stato attuale vede il ragazzo denunciato a piede libero per il nuovo reato di «sfregio», inserito nei protocolli operativi del cosiddetto «codice rosso».
Si tagliano le guance per somigliare a Joker: sfida shock a Milano
La ragazzina ha subito «lesioni molto profonde alle labbra» ed è attualmente ricoverata in ospedale. La sua versione non è stata ancora ascoltata da chi sta indagando. Comunque è stato accertato che le ferite non sono riconducibili a terze persone, come riferito invece in prima battuta dai due ragazzi ai medici dai quali sono accorsi per farsi medicare.
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