Carlo Conti su ‘Viva gli sposi’, l’intervista a ‘TV Sorrisi e canzoni’
Carlo Conti: “Viva gli sposi? Così aiuterò i giovani a mettere su famiglia. Ho riconquistato mia moglie con un brillocco”. Il conduttore spiega l’evoluzione di ‘Affari tuoi’ che diventa per coppie in una intervista rilasciata a ‘TV Sorrisi e canzoni’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Carlo, è un programma nuovo o… seminuovo?
«È nuovo. Anche se “Affari tuoi” è stato per tanti anni un titolo importante per la fascia oraria che quelli bravi chiamano “access prime time”».
E come l’ha rinnovato?
«Il direttore mi ha chiesto di occuparmi di queste sette puntate e mi è piaciuta l’idea di dare una speranza, un futuro a delle persone che si devono sposare, un bel regalo che può aiutare a costruire una nuova famiglia. Soprattutto in un momento così difficile, con i matrimoni e le nascite in calo. Il montepremi non è più quello eclatante da un milione o da 500 mila euro, che mi sembravano cifre “stonate” in questo momento, ma da 300 mila euro, una somma comunque importante per una giovane coppia che deve costruire una nuova famiglia».
Anche la collocazione, in prima serata, è cambiata…
«Sì, e per questo il programma prende un po’ la forma del varietà. L’abbinamento dei pacchi non è più con le regioni ma con dieci personaggi noti, cinque damigelle e cinque cavalieri: una sorta di testimoni delle nozze. Ognuno di loro tiene due pacchi, che saranno sempre 20 in tutto».
[…] Come scegliete le coppie protagoniste?
«In base alle caratteristiche televisive, alla loro storia, cercando di spaziare in tutta Italia».
Ci saranno ospiti?
«Sì, magari il cantante o l’attore preferito dai promessi sposi, che viene a cantare la loro canzone o a recitare un monologo».
Carlo Conti: “Viva gli sposi? Così aiuterò i giovani a mettere su famiglia”
A proposito di promessi sposi, come è stata la sua proposta di matrimonio a Francesca?
«Per riconquistare Francesca (i due erano già stati insieme e poi si erano lasciati, ndr) ho seguito il consiglio di Antonella Clerici: “Stavolta o ti presenti con il brillocco (l’anello di fidanzamento, ndr), o non chiamarla neanche!”. E per far capire a Francesca che facevo le cose sul serio, mi sono presentato col “brillocco” e con l’idea di sposarci di lì a pochi mesi. Era ottobre 2011 e a giugno 2012 siamo convolati a nozze».
Avete una vostra canzone?
«“Viva la vida” dei Coldplay: quella l’abbiamo messa in chiesa durante il matrimonio e anche come colonna sonora nel filmino delle nozze».
Quindi se volesse fare un regalo a Francesca dovrebbe chiamare i Coldplay…
«Una robina da niente… (ride)».
Sempre rimanendo in tema di nozze: il vostro matrimonio chi lo ha organizzato?
«Ci siamo divertiti a farlo insieme: scegliere la location, la chiesa, le partecipazioni, il catering, i fiori… Da dicembre a giugno ogni settimana siamo andati a Firenze per dedicare del tempo all’organizzazione».
Lei lo sa che non è una cosa così comune per un futuro sposo, vero?
«Fa parte della nostra complicità e condivisione: per noi questo è l’aspetto bello del costruire insieme, se si perde se ne va un elemento importante. Come pure arredare la nostra prima casa: l’abbiamo fatto insieme, un po’ alla volta. Sull’arredamento Francesca ha più gusto di me. Io invece ho più occhio: vedo un oggetto e immediatamente lo colloco per misure, colore e posizione in una zona precisa della casa. E poi c’è un altro momento che amiamo condividere».
Quale?
«Andare tutti e tre insieme a fare la spesa al supermercato».
Chi è il più “pericoloso” negli acquisti?
«Io e Matteino abbiamo il divieto di andare da soli. Se Francesca ci dice: “Andate a prendere il pane?” noi torniamo a casa con un carrello pieno. Riusciamo a comprare di tutto, soprattutto patatine e cose inutili e poco sane. Io e lui insieme siamo pericolosissimi!».
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