Nuovo fascicolo della Procura partenopea sul caso Tiziana Cantone
Caso Tiziana Cantone, aperto nuovo fascicolo: due dettagli sul suicidio non convincono gli inquirenti. La ragazza che nel 2016 si è tolta la vita impiccandosi con una pashmina di seta a una panchetta all’interno della sua abitazione a Mugnano, in provincia di Napoli, dopo essere stata vittima di revenge porn. E proprio su quello strumento usato dalla 31enne per togliersi la vita che la Procura partenopea sta concentrando un nuovo filone di indagini.
A dare la notizia è ‘Il Messaggero’, secondo cui la ricostruzione non ha mai accontentato la famiglia di Tiziana, soprattutto per due punti in particolare: la strana cancellazione delle tracce informatiche da iphone e ipad di Tiziana; e i segni sul collo della ragazza che, secondo le ipotesi sostenute dai consulenti, non sarebbero compatibili con un foulard. Inoltre, sul corpo non è mai stata fatta un’autopsia.
“Punti su cui sono al lavoro i consulenti informatici della parte offesa che ha ottenuto la riapertura di un nuovo fascicolo contro ignoti, che batte però su un’ipotesi di reato inedita: si indaga per frode processuale, probabilmente nel tentativo di verificare se tutti i dati informatici di cellulare e computer di Tiziana siano stati trasmessi alla Procura di Napoli nelle fasi immediatamente successive alla morte di Tiziana Cantone”.
Oltre alla pista informatica, si legge ancora sul quotidiano capitolino, “ora c’è un altro versante, su cui è al lavoro la Procura di Napoli nord: è il filone legato a eventuali tracce biologiche sul foulard trovato attorno al collo” della 31enne di Mugnano.
Seguici anche su Facebook. Clicca qui per diventare fan della nostra pagina
Leggi anche:
Lettera di Berlusconi: “Queste le nostre proposte al Governo, ho una speranza per il bene del Paese”
Attacco hacker al governo Usa, violati dati sensibili: il sospetto che fa paura
Coronavirus, Emilio Fede ricoverato a Napoli
Aggiungi Commento