Tumori orofaringe e delle vie genitali, vaccino riduce rischio nell’86% dei casi: lo studio
Tumori orofaringe e delle vie genitali, vaccino riduce rischio nell’86% dei casi: la scoperta. Il gruppo di ricerca dell’Unità di Andrologia e Medicina Riproduzione dell’Azienda Ospedale Università di Padova, diretta da Carlo Foresta, ha dimostrato l’effetto terapeutico del vaccino anti-HPV, comunemente somministrato a scopo preventivo, che risulta strategico nel ridurre i tempi di guarigione nei pazienti già infetti.
I ricercatori hanno dimostrato che l’efficacia terapeutica è legata alla capacità del vaccino di indurre gli anticorpi circolanti. La ricerca, appena pubblicata sulla rivista scientifica internazionale Vaccines, è l’ultima di una lunga serie di studi che si sono posti l’obiettivo di comprendere i meccanismi attraverso i quali il papilloma virus, che colpisce oltre il 60% delle persone sessualmente attive, e per il quale ad oggi non esiste terapia, è in grado di indurre patologie oncologiche, infertilità di coppia e poliabortività.
In questo studio, è stata dimostrata l’efficacia dell’uso terapeutico del vaccino anti-HPV, presidio attualmente utilizzato esclusivamente a scopo preventivo contro lo sviluppo dei tumori dell’orofaringe e delle vie genitali maschili e femminili, indotti da ceppi di HPV ad alto rischio. Su un campione di 379 maschi HPV-positivi, i ricercatori padovani guidati da Foresta e coordinati da Andrea Garolla e Luca de Toni hanno dimostrato che la vaccinazione anti-HPV si associava ad una completa eliminazione virale nell’86% dei casi.
Tumori orofaringe e delle vie genitali, vaccino riduce rischio nell’86% dei casi
Analizzando le differenze tra guariti e non guariti, gli scienziati hanno messo in luce che questi ultimi, pur producendo anticorpi anti-HPV, presentavano un tasso anticorpale significativamente più basso, circa sette volte, rispetto ai guariti.
Tale evidenza sottolinea come la risposta immunitaria individuale sia un fattore di fondamentale importanza per l’efficacia del trattamento vaccinale, e suggerisce come il dosaggio del titolo di anticorpi anti-HPV nel sangue rappresenti un utile strumento per monitorare la risposta al trattamento.
La straordinaria importanza di questi risultati è legata alla dimostrazione che il vaccino anti-HPV rappresenta una vera strategia terapeutica, attualmente l’unica esistente, per eliminare l’infezione da HPV in soggetti a rischio di sviluppare patologie oncologiche HPV-correlate e nelle coppie infertili.
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