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Conte: “Siamo in guerra contro il virus, ma ora inizia la ricostruzione. Rimpasto? Uscite allo scoperto!”

Conte sulla guerra al virus, Mes, rimpasto e non solo: l’intervista a ‘La Repubblica’

Conte: “Siamo in guerra contro il virus, ma ora inizia la ricostruzione. Rimpasto? Uscite allo scoperto!”. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte non sembra affatto preoccupato dalle sfide all’orizzonte e in una intervista rilasciata a ‘La Repubblica’ tratta gli argomenti più caldi.

Sul Fondo Salva Stati la cui approvazione passerà per il voto. “Il voto della prossima settimana è sulla riforma, non sul suo utilizzo. La votazione riguarda alcune modifiche che, grazie anche al contributo dell’Italia, sono servite a migliorare un meccanismo già esistente dal 2012. Guido un governo europeista, saremo protagonisti della riforma del Mes e del Recovery Fund assieme a Berlino e Parigi”. 

Il premier, inoltre, è sicuro che la riforma verrà approvata grazie alla svolta europeista del M5s: “Siamo in guerra con il virus, ma ora inizia la ricostruzione nel segno dell’Europa e sarà il mio governo a guidarla perché non cadrò sul Mes“, assicura, lasciando intendere che non teme il voto del 9 dicembre in Parlamento “perché il M5s sta completando la svolta pro-Ue”.

A proposito di un eventuale rimpasto paventatoda alcuni elementidella maggioranza, il Premier fa sapere: “Dovete uscire allo scoperto e chiedere cosa volete”.

Sulla linea di prestiti europea, Conte annuncia: “Lunedì ci ritroveremo con i ministri per approvare il budget del Recovery Fund con tutti gli appostamenti. Dopo le 6 linee guida già condivise con il Parlamento, approfondiremo anche la sessantina di progetti che hanno superato il vaglio preliminare e che sono ormai in dirittura finale. Li raggrupperemo in 17 cluster”. 

E ancora: “Lunedì approveremo anche la struttura di governance del Recovery Fund con coordinamento presso la presidenza del Consiglio, per ovvie ragioni di equilibri, ma quello che conta davvero è che sia garantita la piena efficienza. Vi sarà, come anche ci chiede la Ue, un comitato ristretto deputato a vigilare con costanza tutta la fase attuativa”.

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