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Pilota risucchiato fuori dall’aereo sopravvive: l’incredibile storia diventa un documentario – VIDEO

L’incredibile storia di un pilota risucchiato fuori dall’aereo sopravvissuto diventa un documentario in onda su NGC

Pilota risucchiato fuori dall’aereo sopravvive: l’incredibile storia diventa un documentario. La storia che stiamo per raccontarvi arriva dall’Inghilterra, dove circa 30 anni fa su un volo partito da Birmingham, dopo circa 27 minuti, due dei sei finestrini della cabina di pilotaggio sono andati in frantumi. Il tutto mentre l’aereo stava viaggiando sui cieli di Malaga, con a bordo i passeggeri e l’equipaggio.

Volati via i finestrini, il pilota Lancaster viene risucchiato fuori dal finestrino a 7.000 mt di altezza. In quel momento, infatti, la porta della cabina di pilotaggio viene sollevata dai cardini, facendo quasi cadere a terra l’assistente di volo Nigel Ogden che, nel frattempo, si è precipitato nella cabina di pilotaggio, riuscendo ad afferrare le gambe del pilota mentre sta per venire risucchiato fuori dal finestrino.

Ma cosa è successo quel giorno? Secondo un rapporto dell’Air Accidents Investigation Branch, un installatore aveva usato i bulloni sbagliati per fissare il parabrezza. Una storia incredibile che a distanza di 30 anni è diventata un documentario intitolato “Air Crash Investigation – Blow Out”, in onda sul National Geographic Channel.

Pilota risucchiato fuori dall’aereo: il racconto

Alla fine quel pilota se la cavò con qualche frattura. A raccontare l’incidente, avvenuto in pochi frangenti, alcune testimonianze dell’equipaggio a bordo di quel volo, al Morning Herald di Sydney. “Mi sono girato e ho visto che il parabrezza anteriore era scomparso e Tim stava uscendo fuori, potevo vedere solo le gambe.

L’ho afferrato per la vita per evitare che uscisse completamente. Il corpo era piegato verso l’alto, piegato in due sulla parte superiore dell’aereo. Le gambe erano incastrate, il pilota automatico scollegato e la porta della cabina era appoggiata sui comandi, rischiando di far precipitare l’aereo a quasi 650 km/h in uno cieli più congestionati del mondo”.

E ancora: “Tenevo ancora Tim, ma le mie braccia stavano perdendo forza, e poi è scivolato. Pensavo di non poterlo tenere, ma è finito piegato a forma di U intorno ai finestrini. Il volto sbatteva contro il finestrino, dal naso e dalla testa usciva sangue, agitava le braccia che sembravano lunghissime. Non potrò mai dimenticare quella scena”.

Pilota risucchiato fuori dall’aereo: il docu-film

“Tutto ciò che ricordo è di aver guardato Alastair Atchinson, il copilota, lottare per tenere sotto controllo l’aereo e urlare al microfono della radio Mayday! Mayday! Non so come ma Alastair è riuscito a tenere sotto controllo l’aereo. Ho lasciato che John prendesse in mano la situazione nella cabina e sono tornato di corsa a occuparmi dei passeggeri, che avevano sentito il botto. La mia collega Sue Prince si era presa cura dei passeggeri da sola. Ho urlato “Prepararsi! Prepararsi” e tutti hanno capito la gravità della situazione. La pressione su Alastair deve essere stata tremenda, la vita di tutti era nelle sue mani. Ma l’atterraggio è stato perfetto”, ha detto Nigel Ogden al Sunday Times.

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