Emanuela Folliero su Stefano D’Orazio, l’intervista a ‘Il Corriere della Sera’
Emanuela Folliero: “D’Orazio? La nostra storia finita ma un aspetto ci legava ancora”. La conduttrice parla dello storico batterista dei Pooh scomparso lo scorso venerdì in una intervista rilasciata a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Quando ha sentito Stefano l’ultima volta?
«Il giorno del suo compleanno l’11 settembre, e stava bene. Aveva solo le difese immunitarie un po’ più basse, ma stava bene. Questo maledetto virus quando si insinua in un corpo leggermente fragile, è finita. E dire che lui stava così attento».
Non era tipo da mondanità?
«Macché. Anche anni fa si faceva i suoi “lockdown personali” quando doveva scrivere. Nella sua casa di Dalmine aveva una stanza mansardata con i monitor perché faceva lui i montaggi delle canzoni dei Pooh: era capace di entrare lì alle 8 del mattino e uscirne la sera. Non mangiava neanche. Lo stesso di recente mi raccontava sua moglie: quando scriveva i musical andava in clausura».
Un vero artista compositore paroliere
«Sì un grandissimo professionista e io da lui ho imparato molto. Quando usciva un album o iniziava un tour e cominciava la promozione, lui dava retta a tutti, non solo alle grandi tv, anche alle piccole radio, a chiunque volesse una sua battuta. E sempre con il sorriso, non era mai nervoso».
Un uomo garbato lo descrivono in molti
«Un vero gentleman. Era la persona più educata e perbene della vita. Ma anche un battutista nato. Non credo di aver mai riso tanto nella mia vita».
Emanuela Folliero: “D’Orazio? Se avevi bisogno, Stefano c’era sempre”
Quindi non solo ex fidanzati, ma anche amici?
«Soprattutto amici. Davvero in fin dei conti la nostra storia è durata solo due anni e mezzo, quindi quello che ha contato di più è stata l’amicizia, la complicità, l’allegria. Un filo che non si è mai spezzato».
Gelosie dei partner: suo marito o Titti?
«Gelosie? Ma scherza? Impossibile. Mio marito era amicissimo di Stefano e io sono legatissima a Titti. Era assolutamente chiaro che tra noi c’era solo affetto e nulla più».
Effettivamente la vostra è una storia finita vent’anni fa. Eppure ancora oggi se si pensa a una ex fidanzata storica di D’Orazio, si pensa a lei. Perché?
«Perché abbiamo continuato a frequentarci sia con gli amici di Milano che con quelli di Roma per tutti questi anni, con i nostri rispettivi partner e nei momenti clou delle nostre vite io c’ero per lui e lui per me: al battesimo del mio bambino, al mio matrimonio, poi al suo matrimonio, ai 50 anni dei Pooh».
Cosa le mancherà di più?
«Se avevi bisogno, Stefano c’era sempre. E poi era un preciso: al compleanno e a Natale arrivavano sempre i suoi auguri, ma non quelli “copia e incolla”, una frase o una battuta pensata per te. Non si dimenticava mai».
[…] Una canzone che ricorda con emozione scritta da Stefano?
«25 aprile dedicata al grande amore tra i suoi genitori. Commovente».
Com’era Stefano davvero?
«Un eterno ragazzo. Il passare degli anni non lo aveva invecchiato».
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