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Spettacolo

Doc, Sara Lazzaro: “Io innamorata e fortunata. Agnese? Abbiamo un aspetto in comune”

Doc, Sara Lazzaro si racconta in una intervista rilasciata a ‘Io Donna’

Doc, Sara Lazzaro: “Io innamorata e fortunata. Agnese? Abbiamo un aspetto in comune”. L’attrice, protagonista della serie Rai di successo, si racconta in una intervista rilasciata ai microfoni di ‘Io Donna’.  Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Agnese sembra bloccata tra passato e presente. Ha ceduto a Fanti, per ritornare sui suoi passi. E’ un amore che fa dei giri immensi e poi ritorna?
“E’ una donna molto interessante, dalle tante sfaccettature. Mi ha dato grandi possibilità interpretative. Per me è stata una sfida. E’ cambiata rispetto agli inizi, sta percorrendo il suo viaggio in continua evoluzione. E’ anche l’affaire sentimentale a conquistare e tenere incollati i telespettatori. Questa relazione rimane un punto di domanda”.

Ci saranno colpi di scena?
“Posso anticiparti che il mistero sulle cause della morte del ragazzo, causato dalla somministrazione di un farmaco sbagliato, coinvolgerà tutti. Da Agnese, come direttrice sanitaria, agli altri medici. E’ riaffiorata la sut che ha messo in gioco tutto. Questa linea di mistero non è ancora chiusa, ma non posso rivelare oltre”.

[…] In cosa le somiglia Agnese?
“La mia storia è diversa. Non sono ancora madre e, fortunatamente, non ho dovuto vivere le sue vicissitudini. La perdita di un figlio ti segna a vita. In Agnese riconosco la mia stessa determinazione, la forza d’animo e il senso di giustizia. L’agire con la testa e con il cuore. Grazie ad Agnese ho conosciuto una parte nuova di me”.

E in cosa siete completamente diverse?
“Agnese ha una resilienza diversa dalla mia. Io sono più spontanea e centrata, mi permetto di vivere come mi sento, fino in fondo, e forse me lo chiedo più spesso di Agnese”.

Doc, Sara Lazzaro: “Grazie ad Agnese ho scoperto una parte nuova di me”

[…] Laureata in Architettura, ha studiato recitazione al Drama Center London. E’ una secchiona?
“Mai stata la prima della classe, però a scuola ero molto curiosa, come nella vita. Sono  estremamente esigente con me stessa. Una perfezionista. Mi piace mettermi alla prova. Ho sempre sentito una spinta molto forte verso la conoscenza. E nel meravigliarmi sempre, provo a prendermi quello che desidero”.

Come si passa dalla passione per il disegno al sacro fuoco del palcoscenico?
“Mentre studiavo Architettura a Venezia, ero sempre sul palco con compagnie universitarie, immersa in progetti di teatro. Mi piaceva molto l’approccio inglese alla recitazione e prima di laurearmi mi sono detta: “ora o mai più”. Così mi sono trasferita a Londra ho superato il provino e iniziato a studiare al Drama Center. Sono una ragazza molto pratica (rid ndr)”.

La paura non l’ha mai bloccata?
“C’è sempre, anche nelle scelte più forti. Ma cerco di non farmi deviare o accecare”.

[…] In questo momento pandemico è speranzosa per il futuro delle arti, della cultura, del teatro e del cinema?
“D’istinto sono molto resiliente. Ho un’indole fiduciosa. Sono una sognatrice pragmatica e realista. Navighiamo a vista. Spero che ci sia una diminuzione dei contagi, che la curva si abbassi. E si possa riprendere a lavorare “normalmente”, ricordandoci sempre che al primo posto c’è la salute. E’ la priorità. Speriamo di uscirne con una consapevolezza diversa e come esseri più civili. Quel mondo che c’era prima doveva essere evidentemente cambiato”.

Ha un modello di attrice?
“Kate Winslet. Per l’autenticità, l’onesta e la verità che porta nelle sue interpretazioni, anche con il corpo. E’ incredibile. Poi, sopra tutte, c’è sempre e solo lei, Meryl Streep. Una dea”.

[…] E’ innamorata?
“Si, sono molto innamorata e anche fortunata. In questo periodo mi sento molto grata (ride, ndr)”.

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