Roberta Lanfranchi su Paperissima e Striscia la notizia: l’intervista a ‘Tv sorrisi e canzoni’
Roberta Lanfranchi: “Paperissima e Striscia non temono il distanziamento. Io professionista di papere…”. L’ex velina parla della trasmissione di Antonio Ricci in una intervista rilasciata a ‘Tv sorrisi e canzoni’.
Roberta, la sua prima “Paperissima” è del 1999. Ed eccoci qui… come spiega il successo “eterno” di questo programma?
«Perché in famiglia mette d’accordo tutti. Non è mica facile! Lo so per esperienza, avendo tre figli. Se guardiamo un film, una serie o un tg, c’è sempre qualcuno che ha da ridire. Con “Paperissima” no».
Sarà anche perché c’è lei…
«Sarà. Però ognuno soddisfa i suoi gusti e le sue preferenze. Per esempio Ettore, il più piccolo, va matto per le sequenze con gli animali. Io invece preferisco le cadute. Mi divertono così tanto che ho problemi a commentare i filmati… spesso in sala di doppiaggio scoppio a ridere. E bisogna ricominciare da capo».
Lei ne fa di papere?
«Sono una professionista. Da bambina cadevo spesso, perché ero timida e scappavo sempre o cercavo di nascondermi. Ancora oggi ho sempre qualche livido, ma crescendo mi sono specializzata in un altro campo: non riconoscere le persone. Adesso poi, con le mascherine, è ancora più difficile… però almeno ho una scusa».
Tra mascherine e distanziamento, lavorare a questa edizione è più difficile?
«Io devo dire che mi diverto sempre moltissimo. A settembre sono arrivata in studio e per prima cosa mi hanno dipinto tutta di blu per fare Puffetta. E poi col Gabibbo saremo anche due improbabili farmacisti e persino Batman e Robin… Seguiteci, ci sarà da ridere».
“Paperissima” è nata da una costola di “Striscia la notizia”, di cui lei è stata Velina. È ancora forte il rapporto tra i due programmi? Siete cugini?
«Di più, visto che il papà, Antonio Ricci, è lo stesso, e continua a vegliare sulle sue creature con grandissima attenzione (sa sempre tutto di tutti) e lo stesso amore. Quindi “Paperissima” e “Striscia” non temono il distanziamento perché sono… congiunte!».
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