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Salute

L’olio al cannabidiolo arriva in farmacia: effetti Decreto anche su infiorescenze?

L’olio al cannabidiolo arriva in farmacia grazie all’o della Ue e ad un Decreto che potrebbe avere effetti anche su infiorescenze ed estratti

L’olio al cannabidiolo arriva in farmacia: effetti Decreto anche su infiorescenze? L’eterna disputa tra il legale e l’illegale, per ciò che concerne la cannabis, potrebbe presto aprire una nuova fase di stallo. Questo perché nelle ultime settimane due passaggi chiave aprono la strada verso una nuova controversia. Ma attenzione, non stiamo parlando di spinelli, bensì di un farmaco.

Nei mesi scorsi, infatti, il farmaco Epidiolex, a base di cannabiodiolo, ha effettuato con successo tutto l’iter burocratico presso le commissioni europee per la messa in commercio. Inoltre, il Ministero della Salute ha pubblicato un Decreto in Gazzetta Ufficiale: l’olio al Cbd è stato classificato come uno stupefacente e nello stesso tempo è stato inserito nella tabella dei medicinali. La decisione potrebbe avere effetti anche su infiorescenze ed estratti contenenti Cbd venduti nei negozi di cannabis light.

Il cannabidiolo (Cbd), è il principio attivo della cannabis (contenuto anche nella cannabis light, insieme al Thc) ed è riconosciuto dalla medicina e dall’Oms, a livello globale, come sostanza non psicotropa. L’Unione Europea ha considerato il principio farmacologico a seguito dell’approvazione della vendita dell’Epidiolex. Ora resta da capire se la decisione cadrà sul Cdp in generale, mettendo così fine alla vendita libera della cannabis light, o se verranno stabilite delle soglie entro le quali venderlo liberamente.

Olio al cannabidiolo in farmacia: il Decreto

“Attualmente è in corso di valutazione presso l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) -si legge- una richiesta di autorizzazione all’avvio della commercializzazione di un medicinale, in soluzione orale contenente cannabidiolo, che ha già ricevuto l’autorizzazione all’immissione in commercio centralizzata da parte dell’European Medicines Agency (EMA) e che lo stesso medicinale è controllato attraverso un programma di uso compassionevole, notificato all’AIFA, per i pazienti in trattamento con sindrome di Dravet e sindrome di Lennox-Gastaut”.

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