Ipertensione, con un intervento mininvasivo si riduce
Ipertensione, intervento mininvasivo riduce pressione alta senza farmaci: la tecnica innovativa. Una tecnica innovativa in grado di ridurre notevolmente l’ipertensione arteriosa. Si tratta del sistema di denervazione renale Symplicity Spyral di Medtronic, una procedura mininvasiva in grado di ridurre significativamente la pressione arteriosa di pazienti con ipertensione non controllata in assenza di farmaci antipertensivi.
Lo dimostrano i dati dello studio pivotal Spyral Htn-off Med, pubblicato su ‘Lancet’ che ha valutato a livello globale 331 pazienti, 166 dei quali sono stati randomizzati alla procedura per il controllo della pressione arteriosa.
I risultati hanno mostrato, a 3 mesi, una riduzione statisticamente significativa di 9,2 mmHg della pressione arteriosa misurata in ambulatorio e di 4,7 mmHg di quella misurata nell’arco delle 24 ore per i pazienti trattati con il sistema Rsn Symplicity Spyral.
La procedura per il controllo della pressione arteriosa è una tecnica mininvasiva destinata a regolare l’iperattività dei nervi che comunicano con il rene (da qui il nome di Denervazione renale o Rsn). Durante la procedura, un dispositivo innovativo viene posizionato nelle arterie renali: sotto il controllo di un generatore di radiofrequenza, viene erogata energia per l’ablazione dei nervi circostanti, per aiutare a controllare la pressione sanguigna. Tale regolazione può aiutare a ottenere una riduzione duratura della pressione arteriosa.
Inoltre, il registro mondiale Symplicity con oltre 2.800 pazienti rappresenta oggi l’evidenza più solida e robusta sull’efficacia e sulla sicurezza della procedura per il controllo della pressione. Questo registro ha di fatto evidenziato che questa terapia è in grado di ridurre significativamente e in modo sostenuto i valori pressori nei pazienti con ipertensione non controllata fino a 3 anni post-procedura, indipendentemente dalla terapia farmacologica.
Ipertensione, intervento mininvasivo la riduce
“L’ipertensione arteriosa rimane oggi uno dei più importanti fattori di rischio per lo sviluppo di complicanze cardiovascolari”, spiega Guido Grassi, presidente della Società italiana dell’ipertensione arteriosa (Siia), a pochi giorni dalla Giornata mondiale contro l’ipertensione arteriosa. “Da ciò deriva la necessità di impiego di una terapia medica, a cui si aggiunge in caso di mancato controllo pressorio in pazienti ad alto rischio l’impiego della denervazione renale”.
Molti pazienti, infatti, hanno difficoltà a controllare la loro pressione solo con i farmaci o modificando il proprio stile di vita e spesso non seguono la terapia farmacologica antipertensiva: la procedura per il controllo della pressione può avere un ruolo chiave nell’aiutare queste persone a mantenerla sotto controllo.
Risultati significativi per una patologia, come l’ipertensione – si ricorda nella nota – che in Italia colpisce oltre 15 milioni di persone, in media il 33% degli uomini e il 31% delle donne, che rappresenta la maggiore singola causa di morte cardiovascolare e che fa aumentare drammaticamente il rischio di infarto, ictus, insufficienza cardiaca e renale.
Oggi il 19% degli uomini e il 14% delle donne sono in una condizione di rischio. E solo una persona su 4 ha la pressione sotto controllo. Ogni anno muoiono per malattie cardiovascolari dovute alla pressione alta 280.000 persone in Italia, 8,5 milioni nel mondo. La spesa sanitaria globale direttamente correlata alla patologia è di circa 400 miliardi di dollari (fonte: Adnkronos).
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