Luciana Littizzetto su Fazio e non solo, l’intervista a Tv Sorrisi e canzoni
Luciana Littizzetto: “Fazio? Scherzi cretini, ride solo lui. Dovrò rioperarmi. Ho una fifa tremenda del 2020”. La comica parla del suo ritorno in tv dopo l’infortunio al ginocchio in una intervista rilasciata a Tv Sorrisi e canzoni. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Fazio l’aspettava come il giorno di Natale e quando l’ha rivista era felice come una Pasqua. Ma nel dubbio che lei potesse ricadere, ha arruolato due crocerossine e due pompieri. Esagerato?
«Sono i suoi scherzi cretini, che fanno ridere solo lui. Ma è il varietà. E in quello lui è molto bravo».
[…] Va meglio adesso?
«A occhio nudo sembra che cammini bene, ma non sono scioltissima. Dovrò rioperarmi, perché dopo che mi sono sbriciolata la rotula come un wafer, mi hanno messo dentro il ginocchio una specie di “rete”, tecnicamente si chiamano fili di Kirschner e vanno tolti. Vediamo, forse durante le vacanze di Natale lo farò. Ma intanto ne siamo venuti a capo».
[…] Che effetto fa ritrovare il pubblico, pur contingentato per motivi di sicurezza anti-Covid?
«Bellissimo. Fare spettacolo senza pubblico è dura. Poi ho rivisto gli “aficionados”. Ha presente la risata buffa che si sente da casa? Non è una signora, ma è un uomo, si chiama Marco».
[…] Quanto ai saluti anti contagio, preferisce quello con il gomito o quello con la mano sul cuore?
«Con il gomito si sbagliano le misure: a me, che sono piccola, il gomito dell’altro mi arriva dritto nell’occhio e io do gomitate sul fegato, meglio evitare. La mano sul cuore mi ricorda invece i calciatori che cantano l’inno nazionale sbagliato. Io saluto da lontano, come si fa dal finestrino: “Ciao, ciao”. La verità è che ho una fifa tremenda, perché questo 2020 non è ancora finito e la sfortuna è sempre in agguato. I corni, cornetti e amuleti vari che mi hanno regalato potrebbero non bastare».
Littizzetto: “Fazio? Scherzi cretini, ride solo lui”
[…] Lei riesce a farci sorridere persino della pandemia. Ma è giusto fare satira sul Covid?
«Si fa satira sulla vita. E il Covid è il nostro presente, non si può ignorare. Ma tutto sta nella misura: mia nonna diceva con un proverbio piemontese: “A l’é ‘l ton ch’a fa la musica!” (È il tono che fa la musica, ndr)».
Nel suo caso la sfortuna è iniziata a fine 2019…
«Era il 28 dicembre, quando sono caduta in centro a Torino come una cretina. Le cadute, a riguardarle al rallentatore, sono stupide. Avevo il cellulare in mano, rovistavo nella borsa e correvo a comprare due biglietti per il film “Parasite”, che non vedrò mai più, e sono inciampata. Ma tutto nasce dal fatto che ho il piede piccolo e le mie scarpe hanno un pezzo vuoto davanti come quelle dei clown. Quindi oggi lancio un appello: vi prego, fate le scarpe da donna misura 34!».
Nove mesi a casa, tra infortunio e lockdown le hanno cambiato la vita?
«Come tutti, mi sto abituando a una nuova normalità. Sono cambiate pure le parole: se sei ottimista non dici “penso positivo”, ma “spero negativo”. Io non vivo molto diversamente rispetto alla quarantena. Non vado al ristorante, sto molto a casa, leggo. E sto scrivendo un nuovo libro, che forse uscirà in primavera».
Speriamo che il 2021 sia più clemente del 2020.
«Basta la salute! Un tempo ci sembrava un augurio da vecchi. Ora è l’unico augurio giusto da fare».
Per lei saranno anche 30 anni di carriera in tv, dal debutto ad “Avanzi”.
«Aiuto, non ci avevo pensato, come sono vecchia…».
Festeggerà?
«Ci penserà Fabio. Avrà già in mente qualcuna delle sue stupidaggini per me».
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