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Antonella Clerici: “Io cavallo selvaggio, ho sbagliato trasmissioni non a causa mia. E su Isoardi…”

Antonella Clerici cavallo selvaggio, l’intervista a ‘Il Corriere della Sera’

Antonella Clerici: “Io cavallo selvaggio, ho sbagliato trasmissioni non a causa mia. E su Isoardi…”. La conduttrice si toglie qualche sassolino dalla scarpa in una intervista rilasciata ai microfoni de ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Lei sentiva di aver subito un’ingiustizia quando l’ex direttrice De Santis le disse che per lei non c’era più spazio su Rai1. È una rivalsa?
«È vero, all’inizio l’ho vissuta male, poi più passava il tempo più ho iniziato a capire che stava diventando un’opportunità per ripensare a mente sgombra a tante cose. Ho cambiato vita, da Roma mi sono trasferita ad Arquata Scrivia, tra appennino ligure e piemontese, poteva essere un salto nel buio, invece ho conosciuto un mondo. Un mondo che ora porto in tv. Io del resto ho sempre fatto così: ho sempre portato la mia vita e le mie passioni in tv».

[…] Aveva lasciato «La prova del cuoco» perché stanca del quotidiano. Ora cosa l’ha spinta a cambiare idea?
«Due anni fa quando ho lasciato il mezzogiorno per me era un addio definitivo, non pensavo davvero di tornare. Avevo bisogno di ritrovarmi, venivo da 15 anni di successi come il Festival o le prime serate del sabato. Ma avevo fatto anche alcuni programmi per compiacere gli altri. Ero demotivata, non avevo l’entusiasmo degli esordi, e poi è arrivato anche lo stop non voluto all’epoca De Santis».

Antonella Clerici: “Sono un cavallo selvaggio…”

L’ha mai più rincontrata? Cosa le direbbe?
«Le direi grazie, perché se avessi fatto un’altra stagione sottotono oggi non avrei questo entusiasmo. Alla fine quello stop è stata un’opportunità. Ho vissuto due anni nel mio bosco, ho coltivato e ho pensato alle mie due grandi passioni: la famiglia e la crescita di mia figlia; e la televisione. La proposta del direttore Coletta mi ha fregato: mi ha fatto credere di lavorare a un progetto piccolo, e alla fine mi ha chiesto un programma di un’ora e mezza: si vede che fare le cose in piccolo non è nel mio karma. Io di mio ho posto una condizione: avere un solo anno di contratto».

[…] Parlava di entusiasmo ritrovato: l’aveva perso?
«Se rivedo le mie ultime trasmissioni sono molto critica con me stessa: non ero più quella di prima, l’Antonella che si prende in giro, ero entrata nella routine, tiravo via. Alcuni programmi li ho sbagliati perché invece di dare retta me, ho dato retta a come mi volevano gli altri: devi essere sobria, guardare il gobbo, essere impostata. Invece io sono un cavallo selvaggio, mi devi lasciare correre, anche quando sbaglio. Se alcuni programmi che ho fatto non sono andati bene credo sia dipeso dal fatto che ero un cavallo domato, io ho bisogno di essere come Spirit».

Torna nella fascia che lei aveva lasciato a Elisa Isoardi. Vi siete sentite?
«Adesso la chiamerò io per Ballando… A differenza di quello che si pensa non c’è nessuna antipatia, non c’è mai stata una guerra personale con lei, anzi è una delle persone che ho sentito di più. Penso invece sia giusto che Elisa abbia finalmente un programma che sia suo, a sua immagine e somiglianza, come vuole lei».

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