Un uomo accusato di omicidio e salvato da un selfie che si era scattato sul bus, così viene assolto dopo un anno di carcere
Accusato di omicidio e salvato da un selfie scattato sul bus: assolto dopo 1 anno di carcere. Accade a Roma, dove un clochard era stato arrestato per l’omicidio di un anziano di 75 anni. La vittima era morta dopo un pestaggio a sangue durante una rapina.
In quella occasione il clochard, amante di video e selfie, ad un certo punto si ferma per girare un filmato che riprende la vittima stesa a terra e agonizzante. Ad insospettire gli inquirenti l’atteggiamento dell’uomo che scappa dalla scena subito dopo aver cercato di parlare con la vittima. Inoltre scappando perde il cellulare.
Recuperato il dispositivo, così per gli inquirenti non è difficile rintracciare e arrestare il presunto autore del delitto. Messo in carcere, parte il processo, ma qualcosa non convince il Gip. Quindi scattano le indagini più approfondite sullo smartphone dell’imputato. Da qui emerge che in realtà l’uomo al momento del pestaggio era da tutt’altra parte.
Infatti, dal riflesso di un selfie trovato sul telefonino, si vede che l’uomo accusato di omicidio in realtà era seduto su un bus abbastanza lontano dal supermercato dove il 75enne era stato picchiato, derubato e ucciso. Il gup Cinzia Parasporo ha così assolto il clochard, respingendo la richiesta della Procura a 30 anni di carcere per omicidio volontario e rapina.
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