Dario Ballantini su Striscia la Notizia e non solo, l’intervista a ‘Il Giornale’
Dario Ballantini: “Striscia la Notizia? So per certo che continuerò, ma un’altra parte di me è prevale sul comico”. L’imitatore si racconta tra tv e pittura, la sua grande passione, in una intervista a ‘Il Giornale’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Quarant’anni di carriera che concentra molti lavori in poco tempo…
“È così: per me quarant’anni racchiudono quasi tutta l’attività artistica e i sogni realizzati lungo il percorso che ho man mano intrapreso, partito soprattutto dalla mia città dove inizialmente poteva sembrare molto azzardato pensare di avere la possibilità di fare una “vita d’artista”. Riguardo ai quadri del periodo del lockdown, sono stati fatti in un momento effettivamente particolare: il mio stato d’animo, come anche la mia predisposizione fisica, sono stati del tutto diversi dal solito, e per forza di cose hanno prodotto opere imbevute di quel momento. Che però ritengo avranno una valenza per sempre”.
Credi che questo momento storico possa sovrapporsi al tuo momento personale, che si chiuda un cerchio per aprirne un altro?
“Sì, e me ne rendo conto soprattutto osservando la mostra: la sensazione è effettivamente che con i quadri degli ultimi mesi si sia chiuso un cerchio che però – appunto, in quanto cerchio – non ha mai un inizio né una fine: sempre parte dall’essere umano, sempre torna all’essere umano, sempre affonda nell’essere umano e sempre riapre l’argomento di cosa voglia dire “essere umani””.
[…] Quanto (e come) ognuna delle tue attività influenza l’altra?
“Le due attività si influenzano tantissimo, direi quasi che si completano. “Mettersi nei panni degli altri”, cercare di assorbirne e renderne la personalità, implica anche un’operazione di “svuotamento” della propria personalità, che deve essere temporaneamente sostituita dalla personalità di un altro; e questa, una volta riespulsa, lascia inevitabilmente dei segni dentro. La pittura – che è fatta di segni – forse rappresenta per me anche lo sfogo di quanto inconsciamente io assorbo delle altrui personalità, dell’umanità che incontro in generale”.
Dario Ballardini: “A Striscia la Notizia continuerò”
Quale Dario è preponderante, tra il pittore, l’attore, il trasformista… o altro?
“Se devo essere sincero, quello preponderante è un terzo Dario: si tratta del burattinaio di me stesso, che si vuole occupare da sempre della parte esistenziale, dell’inconscio e dell’introspezione, per riuscire ad andare alla ricerca dentro sé stessi dove pare si celino le risposte fondamentali. Il Dario introspettivo che continua incessantemente a farsi domande sull’esistenza, insomma. Se poi tocca fare una “classifica” vera, forse la spunta – per poco – il pittore, perché ha maggiore libertà di espressione e meno condizionamenti rispetto al mondo del lavoro. Non posso però negarti che, ogni volta che conosco una nuova persona, l’istinto sia sempre quello di coglierne le particolarità per poterla anche imitare, che sia per gioco o più semplicemente per predisposizione naturale”.
Si tratta forse sempre, semplicemente, dell’esistenzialista Ballantini?
“Esatto, si tratta dell’esistenzialista! Tanto è vero che il critico Giovanni Faccenda ha detto che con la mia pittura si può tornare a parlare di espressionismo esistenziale”.
[…] Azzarda una previsione… cosa farà Dario Ballantini, artista, nei prossimi quarant’anni?
“Non ne ho idea! So per certo che continuerò con Striscia la Notizia, che vorrò sviluppare lo spettacolo su Petrolini (quando sarà possibile con le nuove norme) perché è la dimostrazione del suo genio e di quanto sia affascinante il macabro unito al comico. E, anche, riprendere il mio spettacolo su Lucio Dalla, che è stato un grande esempio di vita artistica a 360 gradi”.
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