Erasmus, le mete migliori e consigli anche per portare il cane durante l’esperienza di studio all’estero con l’amico a 4 zampe
Nonostante una situazione generale sicuramente non semplice, la partecipazione all’Erasmus da parte degli studenti europei non è stata affatto scoraggiata, così come l’offerta da parte dell’Unione Europea di questo strumento di scambio culturale per gli universitari.
Nelle ultime settimane si sta ricorrendo ad esempio alla cosiddetta blended mobility, ossia ad un Erasmus suddiviso in due fasi: nella prima c’è un periodo di apprendimento e attività virtuali, nella seconda il trasferimento fisico all’estero presso l’ateneo straniero.
Per quanto riguarda l’Italia, sono Lombardia e Lazio le Regioni che registrano i più alti numeri di candidature, rispettivamente con 14.114 e 8.235 domande e aumenti rispetto all’anno accademico precedente che vanno dal +2,3% dell’Università La Sapienza di Roma al +17% del Politecnico di Milano, passando addirittura per il +135,4% del Campus Bio-Medico di Roma.
Le mete migliori e consigli
La volontà di andare a studiare all’estero quindi c’è, ma quali sono le mete migliori per il proprio Erasmus, e come sceglierle? Sono diversi i fattori da tenere in considerazione in questo senso, considerando che si parte per studiare, certo, ma nulla impedisce a questo periodo di vita di essere piacevole e stimolante anche per altri motivi.
Innanzitutto, bisogna scegliere bene l’ateneo che vi ospiterà, in modo che abbia una buona offerta di esami da convalidare in Italia e quindi non si rientri a mani vuote. Ponderare poi bene il costo della vita e degli affitti nella città prescelta per la mobilità: la borsa Erasmus copre una parte delle spese e bisognerà inevitabilmente tirar fuori qualcosa di tasca propria. Non solo, bisogna anche tenere conto di altre variabili soprattutto con un animale domestico in casa.
Chi vuole portare con sé il proprio animale domestico dovrà anche considerare che andrà affittata un appartamento adatto e non un posto in un dormitorio. Il clima del paese in cui si andrà a studiare è un altro fattore importante, così come la sicurezza del quartiere in cui si alloggerà e la qualità del cibo: tutte domande che si possono rivolgere a chi è già stato in Erasmus nel luogo prescelto, sempre con un occhio di riguardo per il proprio cucciolo.
Erasmus col cucciolo, si può?
Ma quindi si può portare il proprio animale domestico con sé nel viaggio di studio? In realtà sì, basta organizzarsi con la giusta cura. Ogni trasferimento con il proprio animale domestico va pianificato con attenzione.
Per programmare intanto il trasloco ci si deve muovere pe tempo: ci sono aziende anche sul web che si occupano di spedizione animali vivi e possono garantire il comfort del cucciolo e il rispetto delle regole internazionali, eliminando o comunque riducendo qualsiasi stress da viaggio che il proprio cucciolo potrebbe subire. In questo modo si avrà la certezza di affidare il proprio cucciolo a mani esperte.
A seconda del paese in cui si andrà in Erasmus, inoltre, bisognerà documentarsi sugli obblighi sanitari che vengono richiesti; inoltre, per il viaggio negli Stati membri dell’Unione Europea è necessaria l’identificazione dell’animale tramite un sistema elettronico come un microchip o un trasponditore e il possesso di uno specifico passaporto individuale rilasciato da un veterinario che sia stato abilitato dall’autorità competente.
Come già accennato, è fondamentale infine accertarsi che la struttura in cui si alloggerà ammetta gli animali domestici al proprio interno.
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