Coronavirus, raduno killer in Usa: record di contagi dai biker
Coronavirus, raduno killer in Usa: record di contagi dai biker. I numeri shock. Il raduno motociclistico di Sturgis sarebbe stata una vera e propria bomba virale. È quanto emerge da uno studio effettuato da un team di ricercatori della San Diego State University. Secondo gli esperti, il raduno avrebbe contribuito in modo significativo alla diffusione del coronavirus in South Dakota e in gran parte degli Stati Uniti, arrivando a contagiare fino a 266.796 persone. Si tratterebbe del 19% dei casi registrati fra il 2 agosto e il 2 settembre in tutto il Paese.
Sotto accusa la più grande manifestazione organizzata in America dall’inizio della pandemia. Accuse supportate dai movimenti registrati dalla geolocalizzazione anonima dei cellulari, grazie alla quale gli esperti sono riusciti a ricostruire l’impatto dello Sturgis Motorcycle Rally, l’ottantesimo raduno annuale che gli organizzatori avevano provato a posticipare senza successo.
Tra il 7 e il 16 agosto, 462.182 motociclisti provenienti da tutti gli Stati Uniti sono arrivati in massa in questa cittadina, affollando bar, casinò e studi di tatuaggi. E spesso senza indossare la mascherina né rispettare il distanziamento. Ma non solo, perché sempre in quel periodo si è organizzato anche un festival musicale.
In tutto il Midwest, da allora si è verificato un aumento dei casi. Il dipartimento alla Salute del South Dakota, attraverso il tracciamento dei contatti, aveva rilevato 124 contagi legati al raduno, mentre un’analisi del Washington Post ne aveva rintracciati altri 204 in 20 stati. L’unica vittima confermata è però un uomo sui sessant’anni del Minnesota con patologie pregresse.
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