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Riceve resti del nonno scomparso in una scatola di maionese: “Ti cercano per un anno e otto mesi, poi…”

Resti del nonno scomparso in una scatola di maionese: la denuncia

Riceve resti del nonno scomparso in una scatola di maionese: “Ti cercano per un anno e otto mesi, poi…”. È l’incredibile quanto macabra denuncia di una donna che ha denunciato la giustizia argentina per averle consegnato i resti del nonno in una scatola di maionese. L’uomo, identificato come Luis Sosa, era scomparso all’inizio del 2019 dalla sua casa nella città di General Roca, situata nella provincia di Río Negro.

A portare alla luce la vicenda, Verónica Sosa, nipote della vittima attraverso un post di Facebook. «Ti cercano per un anno e otto mesi, ti aspettano e poi ti consegnano come se fossi niente! Così, in una scatola di maionese!», scrive la ragazza che recentemente aveva già accusato le autorità argentine: «hanno fatto cose sbagliate». Questo perché appena un mese dopo la scomparsa, hanno trovato un teschio in una discarica e all’epoca hanno sostenuto che fosse di una donna di circa 40 anni.

Ma il pubblico ministero in carica ha invece informato i parenti che le ossa ritrovate in quel momento sono risultate appartenere al signor Luis, dopo ulteriori analisi. Verónica crede che il teschio sia stato «chiaramente portato» sulla scena del ritrovamento, poiché non c’erano altri frammenti ossei o vestiti.

Secondo i media locali, i parenti nutrono ancora molti dubbi sul caso e raccontano di non poter fare il funerale al loro congiunto, poiché non hanno ricevuto il certificato di morte. «Hanno fatto sparire Luis Sosa! Non si è lasciato morire in una discarica. Lui non è un pezzo di cranio. A Luis Sosa è successo qualcosa», conclude Verónica.

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