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Inger Nilsson: “Pippi Calzelunghe non mi ha cambiato la vita. Quando ho finito la serie è stata dura…”

Inger Nilsson, la Pippi Calzelunghe si racconta a ‘Vanity Fair’

Inger Nilsson: “Pippi Calzelunghe non mi ha cambiato la vita. Quando ho finito la serie è stata dura…”. L’attrice, che ha interpretato il celebre personaggio di Pippi Calzelunghe, creato 75 anni fa dalla penna di Astrid Lindgren e arrivato in Italia nel 1970, si racconta a Vanity Fair’. Di seguito alcuni passaggi dell’intervista.

Inger Nillson ricorda il primo provino come se fosse ieri.
«È stato fatto un casting a livello nazionale, dopodiché ci siamo spostati in diverse aree della Svezia. Il primo incontro l’ho fatto con l’assistente del regista, che mi hanno chiesto di improvvisare e di essere me stessa. Da lì sono seguiti casting su casting prima di ottenere la parte».

La prima curiosità riguarda le trecce: le portava davvero?
«Era una parrucca, è per questo che erano così alte e non si abbassavano mai».

All’epoca si è mai sentita «speciale» per aver prestato il volto a un personaggio così amato della letteratura?
«In realtà non ci pensavo più di tanto. Andavo a scuola, ero iscritta al secondo anno, e ho sempre pensato che fosse una cosa divertente da fare. Di sicuro non mi sarei mai immaginata che la serie avrebbe avuto questo successo e sarebbe stata esportata in tutto il mondo. Lì per lì non mi sentivo né speciale né fortunata, sono sincera».

Sul set della serie ha incontrato la scrittrice Astrid Lindgren: che tipo era?
«Aveva un profilo molto basso. Ha collaborato alla sceneggiatura e si fidava molto del regista. Spesso li vedevo ciarlare insieme, ma a me non ha mai dato un consiglio o detto qualcosa di particolare: se anche avesse avuto qualche annotazione, forse la riferiva direttamente a lui».

Nella serie non era sola. C’erano anche Annika e Tommy, interpretati da Maria Persson e Parr Sundberg: ha mantenuto i contatti?
«Sì, ci sentiamo su Facebook e Whatsapp ogni tanto. Adesso vivono entrambi in Spagna».

Inger Nilsson: “Pippi Calzelunghe? Girato in 3 anni”

Ho letto che, dopo Pippi Calzelunghe, ha condotto una vita normale, ma stento a crederlo. Nessun cambiamento sostanziale?
«Ho continuato a vivere nella stessa casa con i miei genitori e i miei fratelli e ho continuato ad andare a scuola. Naturalmente ero riconosciuta ovunque andassi, tant’è che è molto difficile per me ricordare la mia vita prima di Pippi: mi sono abituata presto alla fama e alla notorietà ma, per il resto, non è cambiato poi molto».

Ha mai visto Pippi come una trappola?
«Quando ho finito la serie è stato difficile andare avanti in questo mestiere perché molti registi e produttori non riuscivano a vedermi in altri ruoli: in questo senso è stata una trappola ma, d’altronde, penso che tutti gli attori debbano lottare contro qualcosa. Io ho lottato con questo».

Nella sua vita post-Pippi ha fatto diversi lavori: per esempio?
«Una volta che mi trasferii a Stoccolma avevo bisogno di un appartamento che non potevo permettermi con il solo stipendio di attrice, così iniziai a lavorare come segretaria di uno studio medico, coltivando il teatro e la recitazione la sera».

La serie l’ha più vista dopo?
«È passato un po’ di tempo da quando l’ho vista per intero. A volte faccio zapping e, se becco un canale per bambini, la guardo, ma penso che sia arrivato il momento di farlo sul serio. Anche perché molte cose che mi chiedono i fan non me le ricordo più».

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