Verona, batterio killer era nell’acqua per neonati: trovato il nido in un rubinetto
Verona, batterio killer nell’acqua per neonati: trovato il ‘nido’ del Citrobacter che ha ucciso 4 bimbi. Vi avevamo già parlato in questo articolo di tre mesi fa del terribile Citrobacter che stava contagiando e mietendo vittime tra i bambini. In due anni, sono morti quattro piccoli ricoverati nel reparto interno all’Ospedale della Donna e del Bambino di Borgo Trento, mentre altri 9 sono rimasti cerebrolesi, con un bilancio di 96 bimbi colpiti.
A fare luce sulla vicenda è una relazione consegnata in Regione dal professor Vincenzo Baldo, ordinario di Igiene e Sanità pubblica all’Università di Padova e coordinatore della commissione di verifica nominata il 17 giugno dal direttore generale della Sanità del Veneto, Domenico Mantoan. Ebbene, il famigerato batterio killer era annidato nel rubinetto del lavandino utilizzato dal personale della Terapia intensiva neonatale per prendere l’acqua da dare ai neonati insieme al latte.
Secondo quanto riferisce ‘Il Corriere della Sera’, l’organo ispettivo ha rilevato che il rubinetto del lavandino interno al reparto, sotto indagine anche della Procura di Verona, era letteralmente «colonizzato» dal batterio killer. Ma anche da altri batteri. Insomma un focolaio pericoloso. Citrobacter, in particolare, è arrivato lì dall’esterno, probabilmente a causa del mancato o parziale rispetto delle rigide misure d’igiene imposte al personale nei reparti ad alto rischio.
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