Home » Coronavirus, Zaia: “Noi Veneti come i tedeschi. Negazionisti? Non si può minimizzare e vi spiego perché”
Politica

Coronavirus, Zaia: “Noi Veneti come i tedeschi. Negazionisti? Non si può minimizzare e vi spiego perché”

Coronavirus, Zaia a ‘Il Corriere della Sera’

Coronavirus, Zaia: “Noi Veneti come i tedeschi. Negazionisti? Non si può minimizzare e vi spiego perché”. Il Presidente della Regione Veneto commenta la situazione attuale a ‘Il Corriere della Sera’.

Rientro a scuola?
«Dieci giorni. Se togliamo i non lavorativi, tra dieci giorni iniziano. È la partita più delicata che ci troviamo ad affrontare. E una partita per definizione ha bisogno di progettazione e programmazione. Non di ritardi».

Parla del governo?
«È un dogma: sulla salute dei ragazzi non si transige. Però, è l’ennesimo esempio dell’ufficio complicazione affari semplici sempre al lavoro. Ministeri, istituti e agenzie, i Comitati tecnico scientifici… Mi ricorda l’antica Grecia, con il paziente in barella sull’agorà e ognuno che passa dice la sua. Ma qui rischiamo che il paziente muoia in attesa della cura».

Se ci fosse l’autonomia, invece…
«Certo. Lei scherza, ma è così. Ma al di là di tutto, al di là dell’estrazione politica di ciascuno, noi presidenti siamo sempre stati solidali e corretti, nessuno ha mai buttato il banco in aria. Però abbiamo il diritto, a dieci giorni dalla riapertura delle scuole, di vedere le bocce ferme».

[…] Anche in Veneto i casi sono aumentati i contagi.
«La situazione è assolutamente sotto controllo. Oggi abbiamo 140 ricoverati contro i 2400 di prima, 8 persone in terapia intensiva contro le centinaia di prima. Ma il punto è semplice: abbiamo fatto 1,5 milioni di tamponi e 1,2 milioni di test rapidi. Abbiamo dunque testato quasi un terzo della popolazione. Ci sono regioni che hanno testato il 7 o l’8% degli abitanti. Il virus, se non lo cerchi, spesso non lo trovi».

[…] In Veneto molti insegnanti chiedono di non rientrare.
«Abbiamo 95mila potenziali persone da testare con il rapido, su base volontaria. Tra l’altro, il 55/60% dei medici non ha aderito all’accordo con il governo. Noi abbiamo aperto i punti di accesso rapido in cui dalle 7 alle 13 gli insegnanti possono fare il test anche se il loro medico di base non lo fa. E poi ci sono i soggetti a rischio per diversi motivi, che hanno un comprensibile timore per la loro salute. È un tema a cui guardo con rispetto e comprensione».

E i negazionisti? Sono un problema?
«Io non mi posso permettere il lusso di minimizzare: di fronte alla legge e alle persone, io ho una responsabilità. Per cui, da noi non si abbassa la guardia: mascherina e distanziamento. Dopodiché nessuno ha la sfera della verità, il virus ci ha abituato a cambi di scenario repentini, stile montagne russe. Dobbiamo sempre essere attrezzati per un peggio che speriamo non arrivi».

Seguici anche su Facebook. Clicca qui per diventare fan della nostra pagina ufficiale 

Leggi anche:
Malore improvviso in casa: 15enne muore fra le braccia dei genitori. La tragedia nel Trevignano

Brindisi, candidata Fdi: “Covid programmato, Briatore punito da untore mandato apposta…”

Loading...
Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com