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Mughini: “Inter? Ci speravo! Ho mandato sms a Marotta. Dopo ieri sera ho capito una cosa”

Mughini sull’ Inter, il commento della gara su dagospia.com

Mughini: “Inter? Ci speravo! Ho mandato sms a Marotta. Dopo ieri sera ho capito una cosa”. Lo scrittore commenta la sconfitta in finale di Europa League contro il Siviglia attraverso le pagine web di dagospia.com.

“[…] dannazione. Ci speravo e anzi ci credevo che l’attuale Inter in buona salute potesse conquistare stasera il trofeo Uefa che sarebbe stato di buon auspicio per il calcio italiano.

Prima che la partita iniziasse avevo mandato un “crepi il lupo” a Beppe Marotta, un caro amico di cui non ho certo dimenticato che sia stato uno dei padri del novennato d’oro della Juve. Figuriamoci quel che ho pensato quando a pochi minuti dall’inizio Lukaku ha perforato l’estrema linea difensiva del Siviglia e sarebbe andato in gol se non fosse stato abbattuto. Tira lui il rigore, 1-0.

Ed è qui che il Siviglia, di cui io non sapevo nulla se non che la Coppa Uefa l’aveva già vinta cinque volte, ha dimostrato il suo immenso valore di interprete del calcio spagnolo, del calcio corale e avvolgente. Ci ha messo dieci minuti o forse meno a pareggiare dopo una magnifica combinazione. Poi hanno fatto il secondo gol, e sempre alla loro maniera. Quattro o cinque passaggi a mandare uno dei loro a ridosso della porta avversaria. Bene l’Inter che con un gran colpo di testa di Godin trova il 2-2. Bellissimo primo tempo.

Purtroppo la ripresa avvalora la qualità del Siviglia, e mentre l’Inter va scemando in ogni angolo del campo. C’è che il football è uno sport crudele ed ecco che una rovesciata di un giocatore del Siviglia che non avrebbe fatto del male a una mosca batte sullo scarpino di un Lukaku che difendeva la porta dell’Inter. La palla schizza imparabile a sanzionare il 2-3 a favore del Siviglia.

Il resto della gara è senza storia. Sarà l’Inter la più minacciosa avversaria della Juve nello scudetto 2020-2021 e a parte se un certo Messi verrà a vivere e a giocare a Milano? Non so dirlo. Dopo la partita di oggi lo temo un po’ meno. Un abbraccio a Marotta e al coach Antonio Conte”.

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