Miguel Bosé fa dietrofront sui presunti complotti del coronavirus
Miguel Bosé fa dietrofront: “Il virus esiste e ha ucciso molta gente. Io punito come bimbi cattivi”. L’artista spagnolo prova a correggere il tiro dopo le polemiche che gli sono state rivolte per avere lanciato la manifestazione contro le mascherine andata in scena domenica scorsa a Madrid. Il cantante ha sempre posto dubbi sulle restrizioni decise dal governo spagnolo in seguito alla nuova impennata di casi di Coronavirus nel Paese. Ma ora fa dietrofront attraverso un video pubblicato sul suo profilo Instagram.
Complotti coronavirus, Miguel Bosé fa dietrofront
“Mi hanno punito. Sono stato un bambino cattivo. Quindi, per una settimana non ho una delle tre reti”, dice riferimendosi ai suoi canali social. Poi, prova a spiegare qual è il suo punto di vista sulla pandemia: “E’ stato detto che avrei affermato che il virus non esiste. Il virus esiste e ha ucciso molte persone. A marzo-aprile di quest’anno ha fatto tante vittime. I nostri anziani, i nostri nonni nelle pensioni. Abbiamo perso anche persone che avevano precedenti patologie perché il loro sistema immunitario era molto indebolito”.
E ancora: “E’ stato devastante, ma da quel momento, secondo i dati del Ministero della Salute del governo spagnolo, la cifra è in calo. I dati che trattiamo sono ufficiali, non ci stiamo inventando nulla”, precisa, prima di rivolgere un consiglio ai suoi fan. “Sforzatevi di guardare oltre una notizia, non ascoltate una sola voce. In questo modo si contrasta e ci si può fare un’idea di quello che realmente succede. Non ho mai detto che il virus non esiste, ma quello che accade ora è che la sua forza sta diminuendo”.
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