Pordenone, due operai morti per troppo caldo: la doppia tragedia
Pordenone, due operai morti per troppo caldo: la tragedia. L’ondata di caldo che in queste ora ha colpito l’Italia, miete le prime due vittime, due drammi avvenuti a poche ore di distanza. In un cantiere stradale di Rivarotta, vicino a Pordenone, un operaio romeno è deceduto ieri sera dopo un giorno di lavoro sotto il sole, con temperature che oscillavano tra i 34 e 36 gradi.
L’uomo, nato nel 1984 e residente a Verona, dipendente di una ditta della provincia di Padova, da quanto si è appreso era impegnato assieme a due colleghi negli scavi per la posa delle fibra ottica. Verso le 17 di ieri, in via Cornizzai, poco distante dalle fornaci, è crollato a terra. Non dava segni di vita. A Rivarotta i soccorsi sono stati rapidissimi, ma per l’operaio non c’è stato niente da fare.
Potrebbe essere stato un colpo di calore a provocare anche la morte di un operaio di 53 anni, di origine polacca, deceduto ieri pomeriggio nei pressi del canale Navile, alla periferia di Bologna, dove le temperature sfiorano i 40 gradi. Dalla prima ricostruzione, l’uomo era impegnato in alcune attività di bonifica del corso d’acqua e poco dopo avere terminato il proprio lavoro avrebbe avuto un malore e si sarebbe accasciato a terra.
Alcuni colleghi hanno dato l’allarme ma i soccorritori del 118 hanno dovuto registrare il decesso del 53/enne, che abitava nel capoluogo. Per gli accertamenti sono intervenuti i Carabinieri, il medico legale e il personale della Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dell’Ausl di Bologna. Lo riporta ‘Il Messaggero’.
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