Antonio Fazio sul rilancio dell’Italia, l’intervista a leggo.it
Bankitalia, Fazio: “Rilancio? Senza investimenti al Sud non si può parlare d’altro, vi spiego”. L’ex governatore della Banca d’Italia spiega a leggo.it come l’Italia può uscire dalla crisi investendo con i fondi del Recovery Fund.
Come potranno essere usati questi oltre 200 miliardi?
«Attenzione questi soldi sono senza dubbio importanti (non dimentichiamoci che quasi la metà di questi soldi sono quelli che l’Italia versa all’Europa). Ma non ci aspettiamo una spinta immediata alla crescita. Non bastano i soldi. Lo sviluppo del Paese deve avvenire con adeguate politiche del governo italiano, politiche delle quali al momento non vedo il disegno. Hanno molto lavorato per ottenere questi fondi, ma il difficile viene adesso».
[…] Gli investimenti del Recovery Fund potranno dare una spinta effettiva al Sud, il cui divario dal resto del Paese rischia di allargarsi ancora di più per colpa del Covid?
«Bisogna mettere mano alla eliminazione del gap infrastrutturale tra Nord e Sud: ferrovie, autostrade e banda larga su tutto. Soltanto dopo si può parlare del resto. Come la rimodulazione del costo del lavoro. Il costo della vita in Italia in questo momento è molto diverso tra Nord e Sud. Così il sud non sarà mai competitivo».
Ma non si può fare altro per il Sud?
«Certo. Ai miei tempi convinsi la Fiat a fare lo stabilimento a Melfi mentre loro lo volevano fare in Portogallo. Certo, poi non furono fatte le strade di collegamento. Bisogna colmare questo gap. E poi rimodulare il costo del lavoro, anche stimolando l’aumento della produttività. Così si può frenare la caduta dell’occupazione al Sud. Occorrono piani. Occorre una visione di sviluppo. Un po’ come nel dopoguerra con il piano Vannoni. Ma al momento non vedo nulla».
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