Bagno dopo mangiato e tuffi, di seguito i consigli dell’esperto su come immergersi
Bagno dopo mangiato e tuffi, ecco come immergersi in acqua senza correre rischi. Con l’arrivo dell’Estate e le relative vacanze, sono diversi i rischi che corriamo spesso inconsapevolmente. È capitato in questi giorni di raccontarvi di episodi di malori in mare o in piscina, con conseguenti annegamenti. E purtroppo il più delle volte le vittime sono giovani o bambini.
Allora come immergersi in Acqua? Come comportarsi quando ci tuffiamo, magari dopo aver trascorso molto tempo al Sole, o magari poco dopo aver mangiato? In entrambi i casi si corre qualche rischio. Come evitare questo tipo di pericoli, ce lo spiega il dottor Paolo De Liguoro, medico presso la Asl Napoli 3 Sud.
“Bisogna che tutti NOI facciamo attenzione alla cosiddetta IDROCUZIONE, che è una particolare sincope che subentra dopo l’immersione in acqua, generalmente fredda, caratterizzata da riflessi neurovegetativi che possono causare la morte per arresto cardiorespiratorio o annegamento.
Tradotto in poche parole, è opportuno immergersi nell’acqua, in qualsiasi momento della giornata, quindi non solo necessariamente dopo aver mangiato, come è consuetudine credere, LENTAMENTE, al fine di evitare gli sbalzi termici, magari bagnandosi prima le gambe e poi la parte alta del corpo.
Nella fase digestiva l’afflusso di sangue agli organi addominali è ovviamente maggiore e quindi le probabilità di idrocuzione sono maggiori.
L’arresto di circolazione e di ossigenazione cerebrale può provocare uno svenimento, una sincope appunto, con perdita di coscienza, con conseguente annegamento qualora il soccorso non sia immediatamente disponibile.
Imparate questo termine: IDROCUZIONE, vi può salvare la vita! Fate sì che con i Social si condividano anche … cose serie!”.
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