Chiara Ferragni ai musei, c’è una buona notizia che nessuno ha sottolineato
Chiara Ferragni ai musei: mille morali e una buona notizia che nessuno ha sottolineato. Nell’epoca dei social non si può non tener conto degli influencer, divenuti ormai personaggi sempre più in voga nel corso degli ultimi anni. Ma ci sono influencer ed influencer, perché di questa figura nessuno ha fatto ancora una distinzione, né tantomeno divisi in categorie. Allora proviamo a farlo noi, in maniera sintetica, perché non serve aggiungere molto.
Alcuni viaggiano e postano le esperienze, altri mostrano piatti e ristoranti. Altri ancora fanno del proprio corpo una costante, mostrandolo in ogni forma, più o meno scoperto, per promuovere capi di abbigliamento o lingerie. Altra cosa, invece, sono i vip. Questi ultimi vanno esclusi in quanto ne conosciamo già le qualità e parlando di artisti, la categoria è ben definita.
Poi c’è Chiara Ferragni, che su scala globale è la prima influencer. Instagram, il suo regno, dove può contare su oltre 20 milioni di followers che partecipano attivamente, lasciando una media di quasi 500mila like a post. Post che le aziende possono pagare fino a 100mila euro. In questo caso non serve definire una categoria.
Si, perché Chiara Ferragni è azienda, un brand che non smette di crescere e che oggi vale circa 36.2 milioni di euro, con un patrimonio personale stimato intorno ai 10 milioni di euro. Nulla da invidiare a personaggi del mondo dello spettacolo o a calciatori, i cui spostamenti non vengono quasi mai criticati, o messi alla gogna.
Eppure nell’ultima settimana abbiamo assistito ad una sorta di linciaggio mediatico nei confronti della nota influencer, perché è entrata con il suo brand negli Uffizi di Firenze, scattando qualche selfie che ha mandato su tutte le furie chi non riesce a comprendere questo tipo di promozioni. Ad oggi conosciamo pochi dettagli dell’iniziativa. Sappiamo solo che l’imprenditrice farà le sue vacanze nei luoghi più belli d’Italia, invitando gli oltre 20 milioni di follower sparsi per il mondo a venire a scoprire le bellezze artistiche e naturalistiche del Paese. Le immagini della Puglia in questi giorni la dicono lunga sulle buone intenzioni dell’influencer.
Chiara Ferragni ai musei, boom di giovani verso la cultura
Al netto di tutte le polemiche, c’è un aspetto che molti, anche nelle dure critiche, non hanno considerato: i numeri. Perché dopo la visita della Ferragni, agli Uffizi i visitatori Under 25 sono cresciuti del 27% rispetto al weekend precedente, facendo inoltre schizzare alle stelle i canali social del sito fiorentino, che pure dispensa cultura attraverso post che descrivono le opere d’arte.
Una grande spinta che consentirà alla direzione degli Uffizi di far rientrare a lavoro alcuni dipendenti messi in cassa integrazione a causa del lockdown. Notizie che cancellano in un colpo solo le tante morali arrivate dopo un tweet dell’account ufficiale degli Uffizi, molte dei quali propinate da autorevoli firme del giornalismo italiano che, tra le altre cose, accusano l’influencer di non aver nemmeno conseguito una laurea.
Per la cronaca: a Chiara Ferragni mancano tre esami alla Bocconi per diventare avvocato, ci è bastato un attimo per prenderne atto. Ma l’aspetto che ci piace sottolineare, che ha la stessa valenza di un miracolo, è soprattutto uno. Sono bastati pochi selfie agli Uffizi per avvicinare migliaia di giovani all’arte, un risultato che le scuole raggiungono dopo anni di insegnamento.
E allora ben vengano queste iniziative, perché se è vero che la cultura può salvare il mondo, allora ci auguriamo cento, mille, influencer nei musei. E magari uno scatto verso il futuro da parte di chi scrive ancora con la piuma d’oca e il calamaio…
Carmine Gallucci
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