Cartelle esattoriali, una nuova cancellazione più forte delle precedenti potrebbe arrivare in tempi non troppo lunghi, vediamo le ipotesi
Cartelle esattoriali, in arrivo nuova cancellazione più forte delle precedenti: le ipotesi. Il lockdown ha dato senza dubbi una tremenda frenata all’economia mondiale, soprattutto a quella italiana che già annaspa prima della pandemia di Covid-19. La ripresa, inoltre, stenta a decollare, complici i 3 mesi di inattività delle aziende, che si ritrovano anche a dover fronteggiare con il saldo debiti relative alle spese fisse, ovvero quelle spese che nonostante lo stop vanno comunque pagate. Stiamo parlando di alcune imposte.
Secondo quanto previsto dai decreti di emergenza, il saldo delle imposte sospese per i mesi di marzo, aprile e maggio, dovrebbe essere effettuato il prossimo 16 settembre in un’unica soluzione, oppure il 4 rate (una al mese fino a dicembre), senza sanzioni e interessi. Ma, come detto, c’è il problema dell’attività economica che stenta a ripartire.
Come riporta ‘Il Messaggero, “il timore è che a settembre le imprese non siano in condizioni di saldare i tre mesi arretrati più i versamenti ordinari. Nel prossimo decreto di luglio, quindi, come ha già annunciato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, sarà introdotta la possibilità di una rateizzazione più lunga. Il pagamento delle tasse arretrate di marzo, aprile e maggio, dunque, proseguirà anche nel 2021”.
Cartelle esattoriali, ipotesi nuova cancellazione
E “siccome i versamenti scalvalcheranno il 2020, dovranno essere coperti dal governo facendo ricorso a un maggior deficit. C’è anche la possibilità che per i settori più colpiti dalla crisi, come il turismo, una parte delle tasse non versate durante il lockdown possa essere cancellata. Una sorta di intervento a fondo perduto da parte dello Stato a sostegno delle attività.
E non solo, perché ieri, durante il «question time» in Senato, il Ministro Gualtieri ha anche confermato l’intenzione del governo di procedere ad una pulizia del magazzino ruoli. “Si deve mettere mano al sistema dell’inesigibilità dei crediti al fine di eliminare dal magazzino della riscossione partite creditorie per miliardi di euro che sono solo nominali e non hanno alcuna possibilità di recupero”, ha detto il ministro.
Sempre secondo quanto riportato da ‘Il Messaggero, “Llidea sarebbe quella di un nuovo mega stralcio delle cartelle esattoriali dopo quello che, negli anni scorsi, ha portato alla cancellazione dei debiti inferiori a mille euro nei confronti della vecchia Equitalia più datati (dal 2000 al 2010).
Cartelle esattoriali, nuova cancellazione in arrivo?
Ma questa volta il progetto sarebbe più ambizioso. Le dimensioni del problema le aveva ben spiegate il direttore dell’Agenzia delle Entra- te, Ernesto Ruffini, nella sua ultima audizione in Parlamento. Nel magazzino ruoli dell’Agenzia, ci sono 954 miliardi di euro di tasse ancora da riscuotere. Il 40% di queste, quindi circa 400 miliardi, sono ormai da considerare non più incassabili.
Ci sono 153 miliardi dovuti da soggetti falliti, quasi 119 miliardi che andrebbero chiesti a persone decedute, 109 miliardi di crediti verso nullatenenti. Per l’Agenzia tenere questi crediti inesigibili ha un costo. Anche alto. Meglio sarebbe, insomma, cancellarli e ripulire il bilancio pubblico da queste scorie. Un’ operazione di pulizia che dovrebbe accompagnarsi anche a una nuova riforma della vecchia Equitalia, quella che oggi si chiama Agenzia delle Entrate – Riscossione.
Seguici anche su Facebook. Clicca qui per diventare fan della nostra pagina ufficiale
Leggi anche
Gallera: “Grazie Ospedali privati per le stanze di lusso a pazienti ordinari”. Nuova gaffe scatena polemiche
Coronavirus, Bologna ripiomba nell’incubo: scoppia focolaio alla Bartolini
Aggiungi Commento