Francesco Gabbani sui tormentoni e non solo, il cantante si racconta a sorrisi.com
Gabbani: “Tormentoni? È vero quello che si dice su di me. Vi spiego cosa intendo per bananone”. Il cantante si racconta tra un retroscena e l’altro in una intervista rilasciata ai microfoni di sorrisi.com. ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Il brano dice «la vita non male», ne è sicuro?
«Ne sono certo! I messaggi di speranza sono così, guardano sempre oltre l’ostacolo!».
Per alcuni sembra un po’ il seguiito ideale di “Occidentali’s karma”.
«In qualche modo lo è. C’è un equilibrio tra leggerezza e messaggio sociale».
Quale messaggio?
«Il sudore, simbolo della fatica nelle difficoltà, ci unisce».
[…] Nel videoclip ci sono due Gabbani.
«Sono le mie due anime. Una più riflessiva e una più caciarona, che si scatena».
Quale delle due preferisci?
«Ho sempre ricercato quella intimista, ma sto accettando quella più esuberante».
È quella dei tuoi tormentoni.
«Accetto il successo di quei brani senza farmi travolgere, un po’ li amo e un po’ mi spaventano. Nel dubbio, li canto».
A guardare il videoclip, sembra siano state molto impegnative le riprese.
«Ci abbiamo messo un giorno e mezzo in realtà, che è un tempo abbastanza standard. Abbiamo trovato le condizioni perché potesse essere possibile avere un corpo di ballo e ci siamo riusciti».
[…] Nel disco omonimo, “Viceversa», è inclusa la sua proposta per la scorsa estate, ’È un’altra cosa”.
«È un brano che è arrivato un po’ all’improvviso con l’idea di pubblicare poi l’album “Viceversa” lo scorso autunno. Poi, tra vari motivi e il Festival di Sanremo, siamo arrivati qui. Ecco, credo sia proprio un brano che chi non l’ha ascoltato, adesso può andare a scoprire».
A ottobre era prevista una sua data all’Arena di Verona.
«Adesso la data, già sold out, è stata rimandata da poco al 26 aprile 2021. Per me era impossibile accettare di fare il concerto con mille persone al massimo, come sembra si possa fare ora. Quando si farà nel 2021 voglio che sia un grande evento dove possiamo festeggiare, lo spero, il ritorno alla normalità».
Durante il brano parli spesso di “banane” e “bananone”. Cosa intendi?
«È una parola con la quale intendo provocatoriamente le fregature, i sotterfugi e i “vizi” con i quali alcune persone vivono la loro vita senza reale rispetto per la collettività».
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