Firenze, auto di un disabile sfregiata e presa a pedate durante la movida
Firenze, auto di un disabile sfregiata e presa a pedate: la denuncia. Le impronte di scarpe sul parabrezza. Rivoli di alcool e birra lungo la fiancata. La lamiera del tetto ammaccata e la portiera dal lato passeggeri completamente rigata: più o meno tra i due e i tremila euro di danni.
Ma ciò che più ferisce è che a essere oggetto del raid è la macchina di una persona disabile, parcheggiata negli appositi stalli e con tanto di cartellino in vista per l’autorizzazione alla sosta. Ecco cosa resta di un sabato sera di movida in Santo Spirito, a Firenze.
A raccontare quanto accaduto è Teresa Losacco, 47 anni, originaria della Basilicata che vive in Oltrarno da più di 20 anni. E che qui ha scelto di restare con la famiglia: due figli e un marito, che da qualche anno, dopo seri problemi di salute, è rimasto invalido.
Tutto è successo nella notte tra sabato e domenica scorsa. “Quella sera in piazza e nelle vie limitrofe c’era una marea di persone mai vista prima” racconta la donna che era uscita con la amiche in piazza Pitti e che di ritorno a casa si è imbattuta in gruppi di giovani, tutti tra i 18 e i 20 anni, assiepati lungo le gradinate della chiesa e in una piazza stracolma, come mai prima, anche prima del lockdown. “Mi sono rivolta anche ai vigili ma mi hanno spiegato che essendo una piazza aperta più di tanto non potevano fare”, spiega Teresa .
L’indomani mattina la sgradevole sorpresa: Teresa esce di casa con la famiglia per andare ai al centro commerciale I Gigli per comprare un computer per il compleanno del figlio di 13 anni e appena arrivata in via del Presto di San Martino trova l’auto danneggiata.
“Quando ci siamo avvicinati alla vettura non ci siamo accorti dell’entità reale del danno. Ma sono bastati pochi minuti per riavvolgere il nastro e capire che qualcuno nella notte aveva deciso di fare festa sulla nostra auto”.
Firenze, auto di un disabile sfregiata e presa a pedate
Teresa – ci tiene a chiarirlo – non ha nulla contro la movida: “? bene che un quartiere viva, che sia popolato, che la gente lo frequenti. Sono io la prima ad apprezzare la vivacità e anche i disagi della gente che si ritrova in questa zona a ogni ora del giorno e della notte.
Però ci vorrebbero delle regolamentazioni, come ad esempio un accesso contingentato sia alla piazza che alle strade attigue. Per garantire la sicurezza di tutti: dei residenti e anche di chi anima la movida.
Ciò che è successo alla mia famiglia è il segnale che la situazione sta peggiorando. E se avessero danneggiato l’auto di una persona con una disabilità ancora più grave di mio marito? E’ questo che continua a lasciarmi perplessa”.
Questa mattina Teresa è andata dai carabinieri per sporgere denuncia dopo aver contattato il Comune per far presente quanto accaduto e cercare di portare all’attenzione delle istituzioni la situazione dell’Oltrarno. “Prima del covid-19 e dell’emergenza sanitaria davamo la colpa ai turisti e all’inciviltà di alcuni di loro.
Ora però a frequentare la piazza sono i fiorentini, soprattutto i giovani fiorentini. Ed è a loro che dobbiamo rivolgerci, alla nuova generazione che si sta affacciando alla vita, per far capire loro che ci si può divertire anche rispettando gli altri” (fonte: ‘La Repubblica’).
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