Riaperture Regioni, Sala avverte su richiesta patente immunità ai lombardi
Riaperture Regioni, Sala avverte: ricorderò chi chiede la patente immunità ai lombardi”. È scontro sulle riaperture dei confini regionali dal 3 giugno. A dividere è il nodo Lombardia, su di cui nel weekend si dovrebbe decidere se riaprirla o meno. Sull’ipotesi che vede l’obbligo di una patente di immunità, scende in campo il sindaco di Milano Giuseppe Sala, nel quotidiano video sui social. «Quando dovrò andare in vacanza mi ricorderò delle Regioni che l’hanno voluta dai lombardi».
«Vedo che alcuni presidenti di Regione, ad esempio quello della Liguria, Giovanni Toti, dicono che accoglieranno a braccia aperte i milanesi. Altri, non li cito, dicono ‘magari se fanno una patente di immunità’ è meglio. Qui parlo da cittadino prima ancora che da sindaco: quando deciderò dove andare per un weekend o una vacanza me ne ricorderò».
Sala ha sottolineato il bisogno dei lombardi di varcare i confini: «Ne abbiamo necessità e voglia, per andare a trovare un parente, per andare al mare o in montagna. Poi stiamo facendo bene i compiti a casa e, per esempio la mia ordinanza di ieri va in questa direzione, cioè cercare di contenere la potenziale diffusione del Covid. Quello che il governo deciderà noi lo applicheremo, sia chiaro, però chiedo al governo, in particolare l’ho chiesto ieri al ministro Boccia, che non ce lo dicano il giorno prima, e mi sembra anche naturale, perché molti si devono organizzare».
Riaperture Regioni, Sala: “Patente immunità ai lombardi? Capire in base a che parametri verrà presa questa decisione”
Inoltre ha aggiunto: «La cosa che mi interessa di più è capire in base a che parametri verrà presa questa decisione. Capire, essere informato, considereranno l’R0, il numero di tamponi fatti, le persone in terapia intensiva, cosa? In fondo io credo che sia giusto dare questo tipo di informazione, sarebbe anche carino che ce lo dicessero, poi qualcuno deciderà e noi applicheremo. Ma in questa situazione credo che l’essere partecipe di quello che sta succedendo è fondamentale».
Sulla riapertura delle scuole l’ultimo giorno dell’anno scolastico: «C’è dibattito sulla possibilità che i nostri bambini facciano almeno l’ultimo giorno di scuola assieme, io sono assolutamente favorevole, poi deciderà qualcuno d’altro e noi applicheremo le decisioni prese».
Il sindaco ha citato un caso tedesco, quello del Land del Baden-Wurttemberg, «uno dei più colpiti dal Covid». Il land «ha ordinato alla clinica universitaria di Heidelberg una ricerca sulla diffusione del Covid nei bambini tra gli 0 e i 10 anni ed è emerso che i bambini in questa fascia di età non sono portatori, non sono diffusori del Covid. In base a questa ricerca hanno riaperto nidi, asili, scuole fino ai 10 anni precisando che sono stati sottoposti a tampone e test sierologico i bambini, le loro famiglie e gli insegnanti. Non sono uno scienziato ma vi riporto questa informazione».
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