Coronavirus, l’acquario Sumida di Tokyo: videochiamate le anguille
Coronavirus, l’acquario chiuso: “Videochiamate le anguille, c’è un rischio”. Accade a Tokyo, nell’ acquario Sumida, chiuso dall’ inizio di marzo a causa del coronavirus. I dipendenti della struttura hanno infatti chiesto di videochiamare le anguille che ormai da mesi non vedono visitatori in giro.
“Gli animali nelle vasche non vedono umani da due mesi e hanno iniziato a dimenticarli. Quando passano i guardiani dell’acquario si nascondono sotto la sabbia, rendendo difficile le consuete visite mediche”, hanno spiegato dall’ acquario.
Da qui un appello via social alle persone di tutte le età, chiedendo di aiutarli a fare in modo che le anguille ricordino il genere umano senza considerarlo una minaccia. Alla chiamata hanno risposto in tanti. I volti dei visitatori virtuali sono stati mostrati alle anguille attraverso dei tablet appoggiati contro i vetri delle vasche.
Coronavirus, l’acquario chiuso: “Videochiamate le anguille, c’è un rischio”. Di seguito il video pubblicato da Ansa.
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