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Spettacolo

Elle Fanning: “Caterina di Russia? Mi piacerebbe essere lei per un motivo. Sulle scene di sesso…”

Elle Fanning su Caterina di Russia e non solo, l’intervista a  ‘Io Donna’

Elle Fanning: “Caterina di Russia? Mi piacerebbe essere lei per un motivo. Sulle scene di sesso…”. L’attrice si racconta tra i vari ruoli interpretati in una intervista rilasciata ai microfoni di ‘Io Donna’.

Caterina di Russia è stata interpretata di recente anche da Helen Mirren (nella serie Caterina la Grande). Perché secondo lei c’è tanto interesse per quel personaggio storico che, nella sua interpretazione, è una giovane donna astuta e manipolatrice, amante insaziabile e di straordinaria ambizione?
“È decisamente molto affascinante. Ma si tratta di due serie – e due racconti – diametralmente opposti in tono e spirito. La mia Caterina non vuole essere storicamente accurata, ma il personaggio che ne esce in compenso è iper-eccitante. La scrittura di Tony (Tony McNamara, il creatore della serie e del film La favorita, premio Oscar per Olivia Colman, ndr) è geniale, certe battute taglienti contribuiscono a farne una storia in costume incredibilmente attuale. E il linguaggio di Caterina poi è così contemporaneo. Caterina la Grande aveva persino inventato le montagne russe: e questo la dice lunga sulla sua personalità. Era una donna destinata a essere sottomessa, avrebbe dovuto vivere all’ombra del marito a cui invece si ribella fino a togliergli il trono… Accidenti, non è una storia da poco”.

Ci sta dicendo che Caterina di Russia è un modello per le giovani di oggi?
“Non solo per le giovani. Di sicuro Caterina è sinonimo di affermazione femminile, female empowerment. Si è battuta per portare l’istruzione in Russia e modernizzare un Paese ancora medievale, introducendo le nuove idee illuministiche che venivano dalla Francia. Era una donna colta, vitale, curiosa, anticipatrice”.

Elle Fanning: “Caterina di Russia? La conoscevo solo per un aspetto”

Caterina leggeva Voltaire, Rousseau, gli enciclopedisti. Anche lei si è buttata a capofitto sui testi dei filosofi del diciottesimo secolo?
“No, e non li ho neanche studiati a scuola perché qui in America non sono parte del programma. Non sapevo davvero granché di Caterina di Russia, forse solo che era famosa, secondo le dicerie popolari, per aver fornicato anche con un cavallo. Ho imparato tanto, però, interpretando quel personaggio: era una donna che assorbiva tutto come una spugna, un’osservatrice attenta. Mi piacerebbe molto essere come lei, che sapeva farsi ispirare da grandi idee, era in grado di pensare e vedere oltre, e affrontare la realtà senza paure. Mi ha ispirata molto”.

Anche la sua sete di potere, di dominio?
“Penso si debba insegnare a tutte le ragazze come gestire il proprio potere: ci credo profondamente sin da quando ero molto giovane. I miei genitori mi hanno sempre dato la libertà di decidere da sola, e spinto a credere nelle mie forze. Caterina non era sempre perfetta o coraggiosa, e commetteva un sacco di errori: proprio per questo trovo eccitante interpretarla”.

Le scene di sesso sono molto divertenti. Lei sembrava spigliata, a suo agio.
“Non le dico le risate, sul set facevamo una fatica tremenda a trattenerci. Il mio è proprio un lavoro in cui ci si diverte!”.

Forse per questo non smette mai di lavorare. Dopo la Russia del diciottesimo secolo passerà alla Francia della Seconda Guerra mondiale sul set di Nightingale.
“Sono molto eccitata (gran sorriso), finalmente lavorerò con Dakota, ho sempre voluto che succedesse e ora è un sogno che si avvera. Saremo due sorelle, lei la più grande, ovvio, e sa cosa? Anche le personalità dei nostri personaggi somigliano alle nostre! È perfetto”.

Elle Fanning: “Caterina di Russia un modello anche per le donne di oggi”

Parliamo di moda: lei è una delle attrici più richieste dagli stilisti di oggi.
“Mi è sempre piaciuto seguire la moda, mi piacciono i vestiti, gli stili più diversi, e so subito cosa è giusto per me e cosa invece non funziona. Credo di aver ereditato questo gusto da mia madre, che ha sempre avuto uno stile suo. È molto chic, la mamma. A me piace sfilare sul red carpet, a volte ho i nervi a fior di pelle però non ho paura di essere giudicata, ai tempi mi spaventavano molto di più le compagne di scuola che non apprezzavano il mio stile un po’ fuori dell’ordinario. E poi adoro lavorare con stilisti come la signora Prada, e per Miu Miu. Vestirsi, travestirsi è un gran divertimento”.

Sui red carpet indossa quasi sempre abiti da favola, sognanti, davvero superfemminili. Si considera una romantica?
“Direi proprio di sì. Mi piace anche essere sorpresa, ricevere regali pensati per me e mi piace farli e vedere le reazioni della persona che li riceve. Ragazzi, è importante, tenetelo presente!”.

Per voi millennial l’idea di romanticismo è cambiata parecchio rispetto al passato raccontato nei film della Hollywood classica.
“Sì, credo per via della tecnologia. Ci si scambia messaggi tutto il tempo; forse non è granché romantico, ma è quasi come parlarsi al telefono. Che brutto però, forse era meglio prima…”.

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