Elodie, Simona Ventura e non solo, la cantante si racconta tra vita privata e professionale in una intervista rilasciata a ‘La Repubblica’
Elodie: “Simona Ventura e quella frase che mi fece smettere di cantare. Ho avuto una storia con un uomo maturo”. La cantante si racconta tra vita privata e professionale in una intervista rilasciata ai microfoni de ‘La Repubblica’.
Quando ha iniziato a giocare con la musica, a sognare di diventare cantante?
«Ho sempre sognato, a quanto mi ricordo. Vedevo Christina Aguilera, Mina, guardavo Sanremo, riuscivo a distaccarmi da quello che ero nella vita e immaginavo come volevo essere. Facevo le prove allo specchio, lo faccio ancora, prima dei video o dei live. Immagino come muovermi, gioco come facevo da piccola».
Chi la giudicava allora, chi la giudica adesso? Di chi si fida?
«Il primo giudice di me stessa sono io, allora e adesso. Mi fido ancora di vecchi amici, parenti, mio padre, Fabio, anche se con lui faccio un po’ di fatica, o ho un po’ pudore».
Gli amici sono quelli del suo quartiere a Roma, della scuola?
«No, quartiere mai, scuola mai. Non lo sapeva nessuno che cantavo, mi vergognavo troppo. Sono passata direttamente da casa mia ai provini».
Di cosa aveva paura?
«Non volevo che mi dicessero che non ero brava. Ho sempre pensato di non esserlo, lo penso anche oggi, ma mi sono abituata e ogni tanto riesco a convincermi che non sia così».
Allora perché è andata a fare i provini?
«Per una scommessa con mio padre. Lui diceva che ero brava, io no, quindi sono andata a fare i provini per X Factor, nel 2009. E mi presero. Arrivai agli home visit, un passo prima del live. In realtà non capivo perché mi facessero passare il turno. Studiavo le canzoni e andavo avanti. Poi la Ventura mi disse “non ti prendo perché non ci tieni abbastanza”, e mi eliminarono. Mi arrabbiai tantissimo ma aveva ragione. Decisi di non cantare più, non lo feci per qualche anno. Ho ricominciato quando mi sono trasferita a Lecce».
Per amore.
«Esatto. Io avevo vent’ anni, lui molti più di me. Ero incosciente, non sopportavo più la mia famiglia, scappavo da una situazione più grande di me che avevo creduto di poter gestire. Ora non lo farei mai, allora pensavo di non avere niente da perdere. In realtà lui non stava bene, non poteva amarmi, e io ero di nuovo in una situazione più grande di me e con uno sconosciuto».
Un altro cambiamento era necessario.
«A ventitrè anni ho deciso di provare a pensare a me stessa. E ho cominciato a vivere di musica, band, piano bar, discoteche».
E poi “Amici”. L’ ha scelto lei o qualcuno l’ ha consigliata?
«Mi hanno consigliata, non ci sarei mai andata da sola. L’ amica con cui vivevo si è incazzata e io ci sono andata. L’ ho fatto per me, per avere una cosa tutta mia di cui essere orgogliosa. E da quando sono entrata vedevo solo la finale».
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