Cina, cani e gatti non potranno più essere mangiati: la svolta nel testo, diffuso mercoledì dal ministero dell’Agricoltura e degli Affari rurali
Cina, cani e gatti non potranno più essere mangiati: la svolta per i migliori amici dell’ uomo e i mici che escono entrambi per la prima volta dall’ elenco ufficiale degli animali che possono essere macellati e consumati, in cui restano 18 specie più tradizionali tra suini, bovini, ovini, pollame e cammelli.
Il testo, diffuso mercoledì dal ministero dell’Agricoltura e degli Affari rurali, è nella sua fase di “consultazione aperta” al pubblico per suggerimenti e migliorie. Ma è evidente che già rappresenta una svolta, maturata anche sull’ onda della pandemia del Covid-19 e in forza del peso che gli animali da compagnia hanno guadagnato nella società.
Con il divieto la Cina dice addio a un giro d’ affari annuo stimato tra i 20 e i 30 miliardi di dollari. La nuova lista chiarisce anche che il termine “bestiame” si riferisce agli animali che “sono stati addomesticati e fatti riprodurre per lungo tempo” al fine di ottenere prodotti come carne, uova e pelliccia oppure per fini medicinali e militari.
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