Quarantena coronavirus, il capo della protezione civile Borrelli annuncia l’allungamento dei tempi per arrivare a uscire di casa
Quarantena coronavirus, Borrelli: “Il 1 maggio ancora in casa. La data possibile è una…”. È quanto anticipato dal capo della protezione civile nel corso del suo intervento a Radio Capital. Ieri la proroga fino al 13 aprile annunciata da Premier Giuseppe Conte, ma a quanto pare la strada è ancora lunga.
“Non credo che passerà questa situazione per quella data. Dovremo stare in casa per molte settimane, continuando ad avere comportamenti rigorosissimi. Il coronavirus cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali, dovremo mantenere le distanze per diverso tempo”, spiega Borrelli a Radio Capital.
Sulla possibile data. “Se l’andamento non cambia, la data del 16 maggio potrebbe essere quella giusta per iniziarla, dipende tutto dai dati”, spiega il capo della Protezione civile.
Sui dati. “La situazione ora è stazionaria, dobbiamo vedere quando questa inizia a decrescere. Non vorrei dare delle date, però da qui al 16 maggio potremo aver dati ulteriormente positivi che consigliano di riprendere le attività e cominciare quindi la fase 2″.
Sulla situazione in lieve miglioramento negli ospedali: “Le strutture sanitarie e le terapie intensive si stanno alleggerendo di un carico di lavoro che ogni giorno era molto più forte e comportava sacrifici straordinari per trovare nuovi posti di ricovero e cura. Si tratta di una situazione che ci permette di gestire l’emergenza con minore affanno. Questo perché sono stati posti in essere comportamenti che assolutamente devono permanere”.
Infine, chiosa sulla possibilità di fare passeggiate all’aria aperta per i minori accompagnati da un genitore: “L’ora d’aria per i bambini non è autorizzata, è una misura non ancora operativa, bisogna rispettare le regole di prudenza e stare in casa”.
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