Al porto di Ancona è stato bloccato un carico di strumenti e dispositivi che servono per le cure ai malati di coronavirus
Ancona, bloccato carico di strumenti e dispositivi per malati di coronavirus: era pronto a espatriare. Il mezzo è finito sotto sequestro con il carico di strumenti e dispositivi utili alla ventilazione meccanica dei pazienti con patologie respiratorie. I prodotti si trovavano su un autoarticolato in coda per imbarcarsi su un traghetto diretto in Grecia dopo aver superato i controlli di sicurezza per l’accesso in porto.
L’operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Ancona in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e Monopoli nell’ambito di uno specifico piano di controlli finalizzato al rispetto dell’ordinanza della protezione civile sull’emergenza coronavirus. Il piano vieta alle imprese di cedere all’estero determinati dispositivi medici nell’ambito dell’emergenza coronavirus.
Sequestrati 1.840 circuiti respiratori (tubo, pallone, valvola e maschera respiratoria) da utilizzare per i pazienti in condizioni critiche. I dispositivi sequestrati saranno consegnati alla protezione civile per gli aiuti ai presidi ospedalieri italiani. Denunciato il rappresentante legale della società italiana, con sede in provincia di Milano, che ha tentato la vendita a una società greca. Lo riporta Tgcom24.
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