Nuovo Decreto, di seguito vi elenchiamo tutte le attività che restano aperte regolarmente dopo le nuove restrizioni adottate dal governo
Nuovo Decreto, ecco la lista delle attività che restano aperte regolarmente. Entrano in vigore da oggi, lunedì 23 marzo, le nuove misure restrittive annunciate dal premier Giuseppe Conte per affrontare l’emergenza coronavirus. La lista provvisoria delle attività che resteranno aperte conta circa una settantina di voci. Vediamo quali sono.
Tutte le attività ritenute essenziali, ovvero quelle legate al settore alimentare, a quello farmaceutico e biomedicale, a quello dei trasporti, continueranno a lavorare. I sindacati però minacciano lo sciopero generale visto che la lista delle attività autorizzate a proseguire il lavoro si potrebbe rivelare troppo estesa e minare la sicurezza dei lavoratori.
ALIMENTARI
Nessuno stop per supermercati, discount, ipermercati e tutti i negozi di alimentari. Alcune Regioni hanno emanato ordinanze per ridurre gli orari di apertura (domenica sono chiusi in Emilia Romagna e nel Veneto)
FARMACI
Farmacie e parafarmacie restano aperte regolarmente.
TRASPORTI
Via libera al trasporto ferroviario di persone e merci, quello dei passeggeri in aree urbane ed extraurbane. Nessuno stop per taxi, noleggio di auto con conducente, trasporto marittimo e quello aereo. Resta attivo anche il trasporto delle merci su gomma
TABACCAI
Regolare attività anche per i tabaccai.
EDICOLE
Non sono interessati alla stretta anche la vendita dei giornali.
LOTTO E GIOCHI
Stop invece per il Lotto, il Superenalotto (anche online). Ferme anche slot machine e Gratta e vinci
BANCHE, POSTE E ASSICURAZIONI
Regolari anche le attività bancarie e assicurative, restano aperti gli uffici postali
NUOVO DECRETO, LE ALTRE ATTIVITA’ CHE RESTANO APERTE
Restano attive l’industria delle bevande, la filiera agro-alimentare e zootecnica, l’industria tessile solo legata strettamente agli indumenti di lavoro (escluso, quindi l’abbigliamento). Le produzioni gomma, materie plastiche e prodotti chimici non saranno interrotte, così come la fabbricazione della carta e raffinerie petrolifere.
Regolare anche le attività legate all’idraulica, all’installazione di impianti elettrici, di riscaldamento o di condizionatori e la fabbricazione di forniture mediche e dentistiche. Attive anche la gestione fognaria e quella della raccolta dei rifiuti.
Non dovrebbero essere intaccati dal provvedimento neanche i servizi veterinari, i call center e i servizi di vigilanza privata oltre alle attività di pulizia e lavaggio delle aree pubbliche.
Nell’ambito della pubblica amministrazione restano “in vita” l’assicurazione sociale obbligatoria, i servizi legati alla difesa e, chiaramente, l’assistenza sanitaria. Infine, esclusi i servizi di assistenza residenziale e non residenziale, oltre che quelli sociali.
Come riporta Ansa, la validità dei Decreto e delle ordinanze finora emanate viene uniformata al 3 aprile. “Le disposizioni del decreto producono effetto dalla data del 23/3/20 e sono efficaci fino al 3/4/20. Le stesse si applicano, cumulativamente a quelle di cui al decreto del Presidente del Consiglio 11/3/20 nonché a quelle previste dall’ordinanza del ministro della Salute del 20/3/20 i cui termini di efficacia, già fissati al 25 marzo 2020, sono entrambi prorogati al 3 aprile 2020”, si legge nel testo.
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