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Cronaca

Quarantena violata, stretta del viminale: 12 anni di carcere a chi positivo e viola. Spunta il ‘precedente’

Quarantena violata, arriva la stretta del viminale: 12 anni di carcere a chi positivo e viola. Spunta il ‘precedente’ sulla fedina penale

Quarantena violata, stretta del viminale: 12 anni di carcere a chi positivo e viola. Spunta il ‘precedente’. Troppi i 27.616 finora denunciati in un Oarse in quarantena. Concetto ancor più chiaro se consideriamo che negli ultimi due giorni sono 8mila i furbetti pizzicati, un 13,5% in più su controlli che hanno riguardato circa 700 mila persone. Numeri che segnano un punto di non ritorno che chiosa inevitabilmente con una stretta

Cosí, ieri, abbandonati i toni morbidi e comprensivi, il Viminale ha chiesto alle forze dell’ordine di effettuare indagini ancora più capillari nei confronti di tutti coloro che dovrebbero stare in quarantena e non lo fanno. Che si tratti di positivi con sintomi evidenti, come di asintomatici.

Preoccupano i dati in continua crescita per ciò che concerne il moltiplicarsi dei casi. Una ulteriore stretta potrebbe infatti prevedere un coprifuoco alla francese e persino la possibilità di fare la spesa una volta a settimana. Quindi si è reso necessario intervenire rimodulando gli interventi delle forze di polizia in base al senso di responsabilità mostrato dai cittadini, ancora troppo scarso.

Come riporta ‘Il Messaggero’, “ieri è stata firmata una circolare dal capo della Polizia Franco Gabrielli, diramata a tutti i questori, nella quale viene stabilito che nel modulo con cui il cittadino attesta il suo diritto a circolare, sia compreso anche un quinto punto, ovvero quello in cui sottoscrive di non essere sottoposto alla misura della quarantena.

La modifica si è resa necessaria dopo aver registrato diversi casi di persone che sono riuscite persino a violare questa regola fondamentale. E nei cui confronti la severità sarà estrema: rischiano, infatti, una condanna fino a 12 anni di carcere, perché il reato contestato potrà essere quello di epidemia colposa, disciplinato dall’articolo 438 del Codice penale, o anche il 448 e il 452 che stabiliscono le pene per chi attenti alla salute pubblica.

Quarantena violata, arriva stretta del viminale

Rigore massimo sarà manifestato anche nei confronti di tutti quelli che stanno per strada senza una giustificazione. Le forze dell’ordine faranno ancora di più per convincerli a rimanere in casa. La percezione della gravità sfugge a troppi.

Tanto che, proprio per l’importanza che riveste la situazione, le forze dell’ordine hanno inserito nel ced – che contiene dati e precedenti sulle persone – una voce proprio legata alle denunce per coronavirus. Qualora, infatti, il governo dovesse decidere di effettuare un ulteriore giro di vite, chiunque si trovi registrato nella banca dati e risulti già denunciato, potrà difficilmente farla franca una seconda volta.

E le conseguenze saranno decisamente più serie di quanto non sia stato fino a questo momento. Cosí come le verifiche per riscontrare se quanto dichiarato dagli interessati sia vero”.

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