Farmaco anti coronavirus venduto in Russia: la verità sulla bufala e sul fatto che in Russia non ci sarebbero contagiati da Covid-19
Farmaco anti coronavirus venduto in Russia e 0 contagi: la verità sulla doppia bufala. Da ieri gira sui social il video di due ragazzi che comprano un medicinale anti coronavirus all’aeroporto di Mosca. Nel filmato si vedono i due acquistare questo farmaco, ‘Arbidol’, la cui efficacia, dicono, è tale da debellare il Covid-19. Si tratta di una fake news, o meglio, una mezza fake news. Vediamo perché.
I dubbi nascono dalla dicitura “Attivo su Coronavirus”, al punto che alcuni già gridano al complotto: «Questi prodotti esistono già da anni, avevano preparato tutto prima di creare il virus in laboratorio», si legge in qualche commento. Ma è vero che in Russia vendono un farmaco anti coronavirus? La risposta è no.
Questo perché, anche se effettivamente quel medicinale ha l’efficacia di debellare i coronavirus, il riferimento non è al virus che in queste settimane ha messo in ansia il mondo. I Coronavirus sono infatti una particolare famiglia di virus accomunati dalla struttura, ma ne esistono diversi ceppi che possono causare malattie più o meno gravi. Alcuni ceppi di Coronavirus possono infatti causare banali raffreddori, altri invece sono più pericolosi. Anche la Sars era originata da un Coronavirus.
Quindi, pur appartenendo alla famiglia del Coronavirus, il Covid-19 è molto pericoloso poiché si tratta di un virus particolare e assolutamente sconosciuto per il nostro organismo, che non è in grado di produrre gli anticorpi necessari. Inoltre, al momento non abbiamo un vaccino efficace.
Il farmaco anti Coronavirus venduto in Russia non ha quindi l’efficacia di sconfiggere il Covid-19, ma si riferisce a un’ intera famiglia di virus che possono causare patologie: da semplici raffreddori a influenze. È vero, come detto, che è presente da anni sul mercato, ma non c’è nessun complotto dietro.
La stessa notizia che riferisce di 0 contagi in Russia è falsa. La vice premier Tatiana Golikova, proprio ieri ha annunciato un centinaio di casi, con un massiccio incremento avvenuto nelle ultime 24 ore. Di questi, 86 casi sono stati “importati” dall’estero. I restanti dunque sono contagi avvenuti in territorio russo.
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