Cosa succede se fermano il campionato? Vediamo nello specifico le possibili soluzioni da retrocessioni e scudetto e non solo
Cosa succede se fermano il campionato? Da diversi giorni ormai è la domanda che tutti gli appassionati di Calcio si pongono quotidianamente. E da ieri la questione si è fatta più seria per una molteplicità di ipotesi emerse a causa dell’espandersi dell’epidemia da coronavirus. Ma andiamo per gradi.
Ieri sono state recuperate le 5 gare rinviate il precedente weekend, partite giocate a porte chiuse per rispetto delle norme emanate dal governo per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Ma il Calcio è l’unico Sport che è andato in scena. Il basket, ad esempio, si è fermato e con esso quasi tutti gli Sport.
Da qui è nata la polemica tra Lega Calcio, Sky ed il Ministro Spadafora. Quest’ultimo auspicava gare in chiaro in televisione, ipotesi respinta al mittente dall’emittente satellitare e dalla Lega Calcio. Ne sono seguiti una serie di botta e risposta attraverso comunicati e note stampa. Alla fine si è giocato, ma il problema resta.
Si, perché in piena ondata di contagi sembra difficile immaginare che i lavoratori operanti in orbita Calcio, giocatori compresi, restino assolutamente fuori rischio contagio. Una preoccupazione si, ma anche il motivo che potrebbe fermare il pallone. Perché un atleta contagiato imporrebbe lo stop al campionato. E, forse, la sua conclusione.
Quindi, cosa succede se fermano il campionato?
A fare alcune ipotesi sugli scenari è l’edizione odierna del quotidiano ‘La Repubblica’, secondo cui, “norme che dicano come comportarsi in un caso simile non ce ne sono: da ieri i telefoni dei presidenti di A bollono veicolando proposte e tensioni”.
Il quotidiano detta quindi le ipotesi. “In caso di stop, l’ipotesi è di congelare la classifica: nessuno scenderebbe in B, «perché è ingiusto far pagare un prezzo così alto con ancora 12 gare da giocare». Ma chi ha diritto a salire dalla B – in caso di stop, niente play off, quindi oggi solo 2 club, Benevento e Crotone – non potrebbe essere penalizzato”.
Infine, Repubblica paventa la possibile soluzione: “Serie A a 22 squadre nel 2020/21. Lo scudetto invece potrebbe non essere assegnato”. In buona sostanza, nessuno vince, resta però il dubbio sugli accessi alle competizioni europee come la Champions e l’Europa League.
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