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Coronavirus a Le Iene, caso di positività all’interno della redazione: trasmissione interrotta

Coronavirus a Le Iene, caso di positività all’interno della redazione della trasmissione in onda su Italia 1 che verrà interrotta

Coronavirus a Le Iene, caso di positività all’interno della redazione: trasmissione interrotta. Lo riporta l’ agenzia di stampa Adnkronos. Stando a quanto apprendono i colleghi, sarebbe stato riscontrato un caso di positività all’ interno della redazione de «Le Iene».

Per questo motivo, si legge ancora su Adnkronos, la trasmissione in onda su Italia 1 verrà interrotta per due settimane, a breve sarà diffuso un comunicato con i dettagli del caso.

Coronavirus a Le Iene, caso di positività all’interno della redazione

Intanto l’ esodo dalle zone rosse verso Sud, scaturito dall’ uscita anticipata del decreto legge, trova i primi provvedimenti. Scatta l’ obbligo di isolamento domiciliare agli ‘scappati’ dalla zona rossa definita nel decreto del Presidente del Consiglio. Lo prevede un’ ordinanza firmata dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Dovranno «mantenere lo stato di isolamento fiduciario per 14 giorni dall’arrivo con divieto di contatti sociali». Ed osservare «il divieto di spostamenti e viaggi», rimanendo raggiungibili «per ogni eventuale attività di sorveglianza».

L’obbligo riguarda, come è scritto nell’ordinanza, «tutti gli individui che hanno fatto o faranno ingresso in regione Campania, con decorrenza dalla data del 7 marzo 2020 e fino al 3 aprile 2020, provenienti dalla Regione Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia».

La comunicazione «di tale circostanza va fatta al Comune e al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta o all’operatore di sanità pubblica del servizio di sanità pubblica territorialmente competente». Viene richiesto di «in caso di comparsa di sintomi, di avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta o l’operatore di sanità pubblica territorialmente competente per ogni conseguente determinazione».

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