Tinto Brass sulle donne e non solo, il regista parla del Cinema di ieri e di oggi in una intervista rilasciata ai microfoni de ‘Il Messaggero’
Tinto Brass: “Donne sul web perdono mistero. Ho un desiderio. Metoo? Ero certo che non mi avrebbe toccato”. Il regista parla del Cinema di ieri e oggi in una intervista rilasciata ai microfoni de ‘Il Messaggero’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Qual è per lei il segreto di Valentina?
«La libertà, il suo non meravigliarsi di niente, il fare ciò che pensa sia giusto fare. All’inizio le femministe non la amavano. Ma le femministe non hanno il mito della libertà: il femminismo è la proiezione di un desiderio di potere, non di libertà. Massacrarono Crepax, me e Fellini».
E oggi?
«In parte mi rivalutano. Mi fa piacere».
Del #metoo che ne pensa?
«Che quello che raccontano le donne è sempre successo. I produttori nel mondo del cinema molestano le attrici. Una cosa orrenda. Io con le attrici avevo rapporti veri, belli. Con me si confidavano. Ero certo che il #metoo non mi avrebbe toccato. Se sui miei set succedeva qualcosa, e succedeva, era consensuale e alla luce del sole».
Oggi il sesso esiste sul web, poco al cinema.
«Hanno tutti paura del sesso e della libertà che conferisce a chi lo fa. In internet il sesso viene raccontato in modo meccanico, condizionato alla manifestazione di una sessualità maschile bruta e falsa. Le donne sul web perdono il mistero, gli uomini nascondono la fragilità. Pornhub è il nuovo buco della serratura. Lo trovo molto stupido».
Le piacerebbe fare un altro film?
«Ziva resta il mio sogno. L’ho scritto. Ma non so se… vabbè. Faccio fatica anche a muovermi».
Tinto Brass: “Le donne sul web perdono mistero. La critica in passato non mi ha mai riconosciuto niente”
Ce l’ha con la critica?
«In passato non mi ha mai riconosciuto niente. Ora parlano meglio di me. All’epoca di Col cuore in gola un famoso critico francese scrisse: Il nipotino di Orson Welles diventerà un grande. Ma fu l’ultimo mio film amato dalla critica».
Perché la critica non è riuscita a starle dietro?
«Sono io che sono stato sempre troppo avanti».
Le piace il cinema di oggi?
«Non mi piace e non lo vedo. Raramente trovo cose interessanti. Quentin Tarantino è bravo. Una volta venne a trovarmi a Torcello, abbiamo mangiato insieme, poi è andato a farsi un giro in barca. Quando è tornato si è fatto proiettare Col cuore in gola, una visione privata».
E le attrici contemporanee?
«Prive di espressività, tutte uguali. Sa chi mi è piaciuta? Ce n’era una interessante a Sanremo. Quella con i capelli corti, la cantante».
Elodie?
«Esatto. Elodie. Le presentatrici invece non le distinguevo una dall’altra».
Brass fra 100 anni come vorrebbe essere ricordato?
«Non voglio che ricordino me ma i miei film. E vorrei che i miei film continuassero a far parlare la gente, a farla discutere e litigare. Anche fra 100 anni».
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