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Codacons: “Juventus a rischio appropriazione indebita. Pronti ad agire per vie legali contro i bianconeri”

Il Codacons avvisa la Juventus, che è a rischio di accuse per appropriazione indebita. L’ente si dice pronto ad agire per vie legali

Codacons: “Juventus a rischio appropriazione indebita. Pronti ad agire per vie legali contro i bianconeri”. Il match Juventus-Inter in programma domenica 1 marzo, si disputerà a porte chiuse a causa dell’emergenza coronavirus, ma i tifosi che hanno già acquistato i biglietti stanno trovando molte difficoltà nell’ottenere il rimborso. A tal proposito si è espresso il Codacons che minaccia provvedimenti legali contro il club bianconero. Di seguito il comunicato apparso sul sito del Codacons.

“La Juventus rischia di rispondere del reato di appropriazione indebita se non rimborserà ai tifosi i biglietti relativi alla partita Juve-Inter che, come noto, si giocherà a porte chiuse. Lo afferma il Codacons, pronto a denunciare in Procura la società calcistica.

“E’ assolutamente impensabile che la Juventus non rimborsi i tifosi che si ritrovano in mano biglietti inutilizzabili per cause di forza maggiore – spiega il presidente Carlo Rienzi – perché se ciò dovesse avvenire, si concretizzerebbe un illecito, e potrebbe scattare la fattispecie di appropriazione indebita”.

Per tale motivo riteniamo che non servano generiche quanto inutili diffide verso il club, ma l’unica arma davvero efficace è il ricorso alla magistratura: per questo il Codacons – unica associazione che in Italia si è attivata a livello legale per tutelare i cittadini che non possono assistere a manifestazioni sportive ed eventi vari – presenterà un esposto alla Procura della Repubblica di Torino contro la Juve per la possibile fattispecie di appropriazione indebita, e un esposto all’Antitrust per pratiche commerciali scorrette, qualora la società decida di non rimborsare i biglietti ai tifosi”.

C’è da aggiungere che questa controversia ha coinvolto diversi club di Serie A, colpiti dalle disposizioni in merito. In molti casi, come Parma e Bologna, è già stato risolto, in altri è in via di definizione. Non resta che sperare nel buon senso di tutti, soprattutto in una situazione delicata come quella che sta vivendo il Paese.

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