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Salute

Coronavirus Italia, Zaia e le colpe della presunta macchina perfetta: spunta una lettera che imbarazza la Giunta veneta

Coronavirus Italia, Zaia e le colpe della presunta macchina perfetta. E spunta una lettera che imbarazza la Giunta veneta

Coronavirus Italia, Zaia e le colpe della presunta macchina perfetta. L’Italia piomba nell’incubo coronavirus con casi di contagio, o presunti tali, in continua crescita. Ad oggi si parla di 76 casi, tutti al Nord, in particolare Lombardia e Veneto si sono ritrovati a fronteggiare un’epidemia che nel giro di poche ore si è allargata a macchia d’olio soprattutto in alcuni Comuni, epicentro del primo focolaio. Sempre in Lombardia e Veneto, si registrano le prime due vittime, due italiani, un uomo ed una donna.

Il Presidente del consiglio Giuseppe Conte, a margine di una conferenza stampa, fa sapere che saranno adottate misure necessarie per contrastare l’epidemia, a partire dal divieto di alcuni eventi pubblici nelle zone a rischio (vedi 3 match di Serie A, tra gli altri). Lo stesso Premier ha però sottolineato di non farsi prendere dal panico e dagli allarmismi. Stesso concetto espresso anche dall’infettivologo Fabrizio Pulvirenti.

Niente allarmismi, quindi, si raccomanda di lavarsi spesso le mani e adottare le misure di comune igiene individuale. Ma i numeri dell’epidemia di coronavirus in Italia fanno riflettere. Si, perché in Europa nessuno sta messo peggio. Ci si chiede come sia possibile essere arrivati a questo punto nonostante gli inviti alla precauzione giunti nei giorni precedenti da ogni parte del mondo, con l’OMS che ha diffuso continui bollettini.

Un aspetto di tutta questa terribile vicenda ci colpisce. Da anni leggiamo di un’organizzazione sanitaria a livello di eccellenza per quanto riguarda proprio Veneto e Lombardia. Per carità, relativamente a molte patologie i numeri parlano chiaro, lo stesso Governatore veneto Luca Zaia se ne vanta ogni volta che si ritrova davanti un microfono acceso. Lo ha fatto ai microfoni di Sky proprio ieri sera…

Coronavirus Italia, Zaia e le colpe della presunta macchina perfetta

Nello stesso intervento all’emittente satellitare, il Governatore veneto ha anche ribadito che la “macchina risponde bene”. Se rispondere bene vuol dire casi in aumento allora siamo d’accordo. Ma evidentemente non è così, perché si tratta in realtà di un fallimento. È notizia di stamane, infatti, lanciata da Il Fatto quotidiano, che la Giunta guidata da Luca Zaia, nei giorni scorsi avrebbe bloccato i test sui passeggeri in rientro dalla Cina.

Vi sembrerà strano, perché lo stesso governatore qualche giorno prima chiedeva la quarantena per i bimbi cinesi nelle scuole (sic!). Ma, come sottolinea Il Fatto quotidiano, il suo braccio destro in una lettera conferma di aver bloccato i test sui rientranti dalla Cina. Una notizia che, se confermata, sarebbe molto grave, perché il virus sembra essere arrivato proprio da un rientrante. Un errore che mette a repentaglio la salute di molti cittadini.

Alla luce di questi dettagli, davvero inquietanti, non riusciamo a fare altro che a pensare ad un grosso fallimento. Anche perché, sempre ai microfoni di SkyTg24, Zaia attribuisce al “viavai di persone a livello internazionale” le cause dell’epidemia scoppiata sotto i suoi occhi. Nell’area più produttiva d’Italia ci sembra normale, una “macchina perfetta” avrebbe anticipato le mosse. Una macchina non efficiente, invece, avrebbe fatto esattamente ciò che è stato fatto in Veneto e in Lombardia.

Sottolineato questo aspetto, non resta che augurarci due cose: innanzitutto che l’epidemia venga circoscritta e poi fermata, sperando che la presunta macchina perfetta cominci davvero a funzionare. E che alla fine di tutto ciò, qualcuno ne paghi le conseguenze, facendo un passo indietro e presentando le proprie dimissioni. Non sta a noi dire chi è perché, ma se una presunta macchina perfetta fallisce in un caso così importante, allora vuol dire che qualcuno ha sbagliato.

Carmine Gallucci

direttore@brevenews.com

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