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Influencer pubblicizzano medicinali: la Francia blocca ma l’Italia… I dubbi

Influencer pubblicizzano medicinali: la Francia blocca questo tipo di pubblicità con regole ferree che però sono morbide in Italia. I dubbi

Influencer pubblicizzano medicinali: la Francia blocca ma l’Italia…Monta la polemica sulla nuova frontiera per la pubblicità di farmaci da banco: i social network. Protagonisti e testimonial sono gli influencer. Una pratica che in Francia è stata subito notata e regolamentata, mentre negli Stati Uniti proprio in queste settimane si comincia a discutere sulla vicenda.

E in Italia? Da noi le regole sono abbastanza ‘morbide’ garanzie anche ad alcune sentenze. Lo spiega il collega Massimiliano Di Giorgio sul ‘Venerdì’ di Repubblica. Di seguito alcuni passaggi dell’articolo.

“Se ne sono accorte le autorità francesi, che da quest’ anno impongono alle case farmaceutiche di rendere note una serie di informazioni relative alle ‘convenzioni’ sottoscritte con persone in grado di influenzare il pubblico attraverso i social o i media tradizionali: l’identità, l’eventuale nickname, gli importi versati e la durata del rapporto. Una nuova regolamentazione che riguarda anche i prodotti cosmetici.

Altrove, però, le norme mancano ancora, e parliamo di un mercato potenzialmente vastissimo: solo Instagram, uno dei canali più usati dagli influencer, conta oltre un miliardo di utenti, più della metà dei quali sono giovani fino ai 29 anni. Negli Stati Uniti qualche commentatore ha iniziato a porre il problema, dopo che una nota influencer ha pubblicizzato perfino impianti mammari fuori legge nella Unione Europea e marche di botox.

E che dire di Chia Habte, 245.000 follower, che fa pubblicità (occulta) a un noto medicinale da banco? In Italia, la pubblicità ufficiale dei farmaci per cui non occorre prescrizione è consentita sui social dal 2018, ma con regole strette. I testi devono essere autorizzati dal ministero della Salute e su Facebook, per esempio, sono ammesse solo inserzioni statiche, niente video e niente possibilità di commenti.

In teoria, persone ampiamente note al pubblico – e dunque gli influencer più famosi – non potrebbero pubblicizzare farmaci. Ma due decisioni del Tar del Lazio hanno in parte allargato le maglie: in sostanza, basta che il ruolo dell’influencer non sia “attivo”, cioè che non si metta a consigliare apertamente questo o quel farmaco.

Se poi accanto al suo video o alla sua immagine compare “casualmente” il medicinale, non c’ è problema. Infatti, basta farsi un giro su Instagram e digitare il nome di alcuni prodotti noti per scoprire che il sistema dell’esposizione silenziosa va fortissimo. Si va dalla foto della scatola del singolo farmaco a consigli su come usarlo per raffreddore e influenza.

Idem per gli integratori, che non sono medicinali, ma che ovviamente possono avere un effetto sulla salute. E c’ è anche chi cita Paracetamolo, un successo del cantautore Calcutta, per riempire il post di hashtag con vari prodotti da farmacia”.

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