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Unicef, a rischio il futuro di 250 milioni di bambini: quattro le cause dietro l’allarme

Unicef, il futuro di 250 milioni di bambini è seriamente a rischio. Secondo un rapporto, sono quattro le cause dietro l’allarme lanciato

Unicef, a rischio il futuro di 250 milioni di bambini: quattro le cause dietro l’allarme. Il mondo sta fallendo nel fornire ai bambini una vita sana e un clima adatto al loro futuro. A denunciarlo sono Unicef, Organizzazione Mondiale della Sanità e Lancet. Secondo un nuovo Rapporto realizzato dai tre organismi mondiali, sono soprattutto quattro le cause dietro queste terribili statistiche

Inquinamento, cambiamenti climatici, obesità e overdose di marketing “minacciano da vicino la salute e il futuro di ogni bambino e adolescente nel mondo” e 250 milioni sotto i 5 anni rischiano di non raggiungere il loro potenziale di sviluppo.

A redigere il report Helen Clark, ex primo Ministro della Nuova Zelanda e copresidente della Commissione di esperti. Secondo ‘A Future for the World’s Children?’, questo il nome del report, “Nonostante la salute dei bambini e degli adolescenti sia migliorata negli ultimi 20 anni, i progressi si sono fermati, e sono destinati a tornare indietro”,

A rischio il futuro di 250 milioni di bambini: quattro le cause dietro l’allarme

L’analisi include un nuovo indice globale di 180 paesi e valuta il benessere dei più piccoli in termine di salute, istruzione e nutrizione, con l’indice della sostenibilità, ovvero una misurazione indicativa delle emissioni di gas serra e i divari di reddito.

“Si stima – prosegue – che circa 250 milioni di bambini sotto i 5 anni nei paesi a medio e basso reddito rischino di non raggiungere il loro potenziale di sviluppo, secondo misurazioni indicative sulla malnutrizione cronica e la povertà. Ma è ancor più preoccupante che ogni bambino nel mondo affronti attualmente minacce per la sua vita, a causa del cambiamento climatico e delle pressioni commerciali”.

Oltre 2 miliardi di persone vivono in paesi in cui lo sviluppo è ostacolato da crisi umanitarie, conflitti, disastri naturali, problemi sempre più legati al cambiamento climatico. Mentre alcuni dei paesi più poveri hanno fra le emissioni di carbonio minori, ma sono esposti all’impatto più duro di un clima in rapido cambiamento. Questo rapporto, dichiara Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms, “mostra che i decision makers del mondo stanno deludendo, troppo spesso, i bambini e i giovani di oggi: non proteggono la loro salute, i loro diritti, il loro pianeta”, le sue parole riportate da Ansa.

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