Aldo Grasso su The New Pope, elogi alla serie di Paolo Sorrentino nell’editoriale del noto giornalista e critico televisivo su ‘Il Corriere della Sera’
Aldo Grasso: “The New Pope l’opera più matura di Sorrentino. La pernacchia finale ha un significato”. Elogi alla serie di Paolo Sorrentino terminata ieri con un colpo di scena finale. Vi proponiamo l’editoriale del noto giornalista e critico televisivo per ‘Il Corriere della Sera’.
“Sono convinto che The New Pope sia l’opera più matura e complessa di Paolo Sorrentino, grazie anche alle sue mende, alle sue sbavature. Per una curiosa coincidenza, stiamo assistendo a una moltiplicazione di Papi, nella realtà e nella finzione. Se il film The Two Popes di Fernando Meirelles racconta la storia intima di uno dei passaggi di potere più drammatici degli ultimi duemila anni (lo slittamento dai diritti umani ai diritti sociali?), The New Pope è una turbinosa allegoria, nello stile dei film più riusciti di Federico Fellini, dove il realismo lascia il posto al fiabesco, all’ inconscio, all’ autonarrazione.
Aldo Grasso su The New Pope: “Pernacchia non è spirito dissacratorio”
Ma allegoria di cosa? Nelle ultime puntate della serie sgomento e fascinazione non si disgiungono mai, sia che si parli di potere temporale, di fragilità umana («sono una fragile porcellana» dice Giovanni Paolo III), di carisma, di seduzione, di precarietà inesauribile o che si parli di fanatismo, di risveglio (resurrezione?).
E se l’ ultimissima scena, dopo il trionfo della Pietà di Michelangelo, culmina con una pernacchia non è per spirito dissacratorio ma solo per rimettere tutto in gioco: il Vaticano, in fondo, non è che puro pretesto, sfarzo scenografico, sigillo iconico che Sorrentino impasta con calibrata frivolezza e una certa sorniona malizia. Così il papa Pio XIII di Jude Law gioca a fare il santo e la rockstar e Giovanni Paolo III di John Malkovich prova a imporre la sua via mediana, da aristocratico inglese.
Una delle scene più intense della serie è stata l’elogio funebre che il cardinal Voiello ha rivolto al suo povero amico Girolamo: «Tu, solo tu, che hai conosciuto a fondo lo strazio della sofferenza, la bellezza del sacrificio e la forza dell’ amore, sappi che non ti dimenticherò mai Girolamo, mai». Voiello sarà il nuovo Papa, mosso da una dualità profonda fatta di scaltrezza e di umanità, di religiosità senza religione che accende tutti i possibili contrasti”.
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